Bioedilizia: che cos’è, a cosa serve, come si costruisce, quali sono i materiali per costruire una casa rispettando i principi della bioedilizia?
Sempre più persone, semplici curiosi ma sopratutto progettisti, si interrogano su che cosa è la bioedilizia. In questo articolo cercheremo di dare una risposta semplice a una domanda solo apparentemente complessa. Che cos’è la Bioedilizia è una domanda che prevede tutta una serie di argomentazioni. Una casa costruita in Bioedilizia non è solo un edificio green. La bioedilizia prevede infatti che un edificio “verde” sia un edificio che in progettazione e in costruzione riduca o elimini tutti gli impatti negativi e possa invece creare impatti positivi sul clima, sull’ambiente naturale e sulla vita delle persone. Gli edifici in Bioedilizia ci aiutano a conservare le risorse naturali e a migliorare la qualità della nostra vita..
Esistono diverse caratteristiche che possono influenzare il nostro giudizio su che cosa è la bioedilizia. Sicuramente tra le principali non possiamo che elencare:
Leggi anche: Cemento “sostenibile” una realtà sempre più consolidata
Possono essere costruiti seguendo i principi della Bioedilizia (o Biorchitettura) tutti i tipi di edificio. Case, uffici, scuole, ospedali, centri comunitari, a condizione però che includano le funzionalità che abbiamo elencato precedentemente.
Costruire una casa in bioedilizia richiede l’utilizzo di materiali naturali per bioedilizia. Scopriamo insieme quali sono i materiali più adatti a costruire in bioedilizia.
Il calcestruzzo è un materiale con il quale sono state letteralmente costruite le nostre città. Case, condomini, ponti, infrastrutture varie, marciapiedi, ovunque il nostro sguardo si posa vediamo immobili costruiti in calcestruzzo. Analizzando meglio questa grigia fotografia scopriamo che il calcestruzzo, la fabbricazione del calcestruzzo, è causa ogni anno del rilascio di tonnellate di CO2 nell’atmosfera.
Ci sono da considerare motivazioni di carattere, economico e di accordi finanziari. Intanto, scopriamo insieme quali sono i materiali di bioedilizia più adatti alla costruzione di una casa in bioarchitettura.
Paglia. Le balle di paglia sono un tipico materiale da costruzione in bioedilizia. Utilizzate da millenni per realizzare le pareti di una casa all’interno di un telaio, sostituiscono perfettamente altri materiali da costruzione come il cemento, il legno, il gesso, la fibra di vetro o la pietra.
Il Grasscrete più che un materiale è un modo di realizzare pavimenti in cemento, passerelle, marciapiedi e passi carrai. Particolari “mattonelle” caratterizzate da schemi aperti che permettono all’erba di passare. Il Grasscrete, oltre a ridurre l’utilizzo del grigio calcestruzzo migliora l’assorbimento e il drenaggio delle acque piovane.
La terra battuta è un bioedilizia materiale utilizzato dall’uomo fin dall’alba dei tempi. Con la terra battuta si sono costruite capanne e palazzi. Oggi i moderni edifici in terra battuta sono resi più sicuri attraverso l’uso di armature in bambù.
Le fibre di canapa sono un ottimo materiale da costruzione green. Possono essere usate in sostituzione dei minerali comunemente impiegati in edilizia, e sono perfette per costruire in bioedilizia edifici ecosostenibili in grado di ridurre i consumi degli impianti di climatizzazione.
Nel continente asiatico non è raro imbattersi in enormi impalcature realizzate in legno di bambù. Ciò che rende il bambù un materiale da costruzione ideale per edificare immobili moderni è la sua combinazione di resistenza alla trazione e leggerezza. Utilizzato per inquadrare edifici e rifugi, il bambù può sostituire materiali importati, costosi e pesanti e fornire un’alternativa valide al calcestruzzo.
Le architetture verdi, in particolar modo le case in bioedilizia, sono le soluzioni costruttive del futuro. Scopriamo insieme 5 esempi di immobili green che faranno scuola
Costruire case in Bioedilizia è diventato nel corso di qualche decennio molto più che una moda passeggera. Dai primi timidi tentativi, alle sperimentazioni su larga scala si è poi giunti alla progettazione e costruzioni di complesse infrastrutture, moderni edifici e accoglienti case. Nel mondo, oggi sono diversi gli immobili realizzati secondo i principi della bioarchitettura, tanto da creare non pochi problemi a chi volesse redigere una lista delle migliori case green
Il primo edificio che vi segnaliamo è un grande complesso immobiliare sito nel Bahrain. Il Bahrain World Trade Center Golfo Persico, alto 240 metri e insignito nel 2006 del premio LEAF per il miglior uso della tecnologia è un mirabile esempio di architettura in bioedilizia. L’edificio, realizzato dalla Atkins Company (multinazionale britannica d’ingegneria fondata nel 1938) è caratterizzato da 3 grandi turbine eoliche, inserite direttamente all’interno della struttura, capaci di generare 680 KW. Le turbine soddisfano circa il 13% del fabbisogno energetico dello stesso edificio.
Dal Golfo Persico all’Australia per fare la conoscenza di un’altra infrastruttura in bioedilizia. Il ponte Kurilpa è un ponte pedonale e ciclabile da 63 milioni di dollari sul fiume Brisbane a Brisbane, nel Queensland. Attualmente è il più grande ponte del mondo a energia solare che alimenta un innovativo sistema d’illuminazione al LED. Gi 84 pannelli solari di ultima generazione producono quotidianamente circa 100Wk di energia fornendo circa il 75 per cento dell’energia che serve al ponte stesso per illuminarsi.
Al terzo posto una casa in bioedilizia sulla quale la nostra redazione web si è già soffermata alcune settimane fa. L’edificio di cui stiamo parlando è un prototipo di edilizia rurale totalmente ecosostenibile progettato e realizzato in Colombia dallo studio FP Arquitectura. L’unità abitativa è stata concepita come un contenitore abitativo attivo modellato sulle condizioni climatiche del luogo., Si compone di due vani, servizi e un’area produttiva. Al centro della casa troviamo la cucina, vero focolare domestico con al centro una stufa ecologica che di giorno scandisce il ritmo elle attività domestiche e lavorative e la notte “fa le veci” di radiatore centrali.
Infrastrutture pubbliche, uffici, case ma anche resort turistici. Lo sviluppo delle architetture in bioediliza sembra non conoscere limiti. In Italia, nello splendido scenario delle dolomiti sull’altopiano Alpe di Siusi, l’Hotel Tirler è un perfetto esempio di hotel in bioedilizia. Costruito completamente utilizzando solo materiali naturali vanta la caratteristica di offrire ai propri ospiti degli ambienti riscaldati da moderni disgiuntori di rete e da pareti in argilla riscaldate.
L’ultimo edificio in bioedilizia che vi presentiamo è il Robert Redford Building a Santa Monica, in California. Grandi finestre e una serie di pozzetti di luce interna fanno si che la luce del giorno penetri in profondità nell’edificio, mentre i pannelli fotovoltaici producono circa il 20% dell’energia dell’edificio. Tra i materiali da costruzione in bioedilizia utilizzati: materiali rinnovabili e riciclati, bambù, pioppo, pareti divisorie realizzate con bottiglie d’acqua riciclate e moquette in nylon riciclato. Oltre la metà dei materiali in bioedilizia sono stati raccolti localmente e oltre il 90% è riciclato o riciclabile.