Bonus ristrutturazione 75%: ormai è cominciato il conto alla rovescia per le agevolazioni edilizie, che stanno per essere accorpate al grande bonus ristrutturazione 75%. Il bonus facciate scadrà il 31 dicembre di quest’anno e potrebbe essere tra i primi a vedere una riduzione di importo ed essere inserito nel nuovo incentivo. Più fortunato il Superbonus 110%, per cui l’accorpamento avverrà dopo la proroga al 2023, annunciata a parole da Draghi. Vediamo cosa cambierà e quando!
È stato già anticipato che il Superbonus 110%, con cui si possono realizzare alcuni interventi a titolo completamente gratuito, sarà l’ultimo a sopravvivere al bonus ristrutturazione 75%, a cui sarà accorpato solo dopo la sua definitiva scadenza.
Al momento la fine del Superbonus 110% è prevista, secondo la normativa, il 30 giugno 2022. Esiste la possibilità di una scadenza al 31 dicembre 2022 solo per i condomini che entro giugno abbiano attuato il 60% degli interventi edilizi complessivi pianificati.
La proroga al Superbonus 110% ha fatto molto discutere il mese scorso, perché Draghi si era impegnato a garantire un primo allungamento dei tempi con gli emendamenti al DL Sostegni. Proroga che però non è stata inserita, in quanto all’ultimo momento l’esecutivo ha realizzato che i fondi per attuarla non erano reperibili.
Draghi è così tornato sull’argomento affermando che la proroga al 2023 ci sarà, ma si dovrà aspettare la prossima Legge di Bilancio 2022 che sarà emanata a fine dicembre di quest’anno.
Presto o tardi comunque la misura si estinguerà, allora secondo i piani i lavori ammessi dal Superbonus 110% dovrebbero continuare a godere di un finanziamento statale, con il bonus ristrutturazione 75%, ma non saranno più gratuiti e avranno solo di una detrazione al 75%.
Per il momento, per godere dei benefici del Superbonus 110% resta un anno intero e forse anche più, se la proroga sarà finalmente approvata con Legge di Bilancio 2022.
L’agevolazione è certo tra le più amate dai cittadini perché permette la realizzazione di interventi edilizi a costo zero, con una sovvenzione statale del 100%.
I lavori ammessi dal Superbonus 110% sono: l’adeguamento sismico, la sostituzione degli impianti termici e la realizzazione del cappotto termico, che deve essere effettuata almeno sul 25% della superficie dell’edificio.
Questi lavori si chiamano in linguaggio tecnico interventi trainanti, cioè lavori principali, e si distinguono dagli interventi trainati, cioè i lavori aggiuntivi.
Il Superbonus 110% prevede infatti la possibilità di usare il beneficio per altri tipi di intervento, ma solo se prima si realizza almeno uno degli interventi trainanti.
In parole semplici, se effettuate uno dei tre lavori sopra descritti allora avrete un finanziamento anche per lavori quali l’abbattimento delle barriere architettoniche, l’acquisto e l’installazione degli infissi, nonché di pannelli solari e stazioni per ricaricare i veicoli elettrici.
Si può usufruire del Superbonus 110% sia come detrazione Irpef in cinque anni, pagando cioè i lavori e poi chiedendo il rimborso mediante uno sconto sulle tasse.
Oppure con la cessione del credito o sconto in fattura, in quest’ultimo caso sarà l’impresa che avete scelto per i lavori che anticiperà i costi e chiederà di essere rimborsata attraverso un credito di imposta.
In ultimo ricordiamo che con il recente DL Semplificazioni, quanti voglio chiedere l’incentivo non dovranno più presentare la complicata certificazione dell’attestazione dello stato legittimo dell’immobile, ma sarà sufficiente la sola CILA.
Il bonus facciate è stata prorogato dalla Legge di Bilancio di quest’anno fino al 31 dicembre 2021, potrebbe quindi essere tra i primi incentivi ad essere accorpato al bonus ristrutturazione 75%. Insieme al Superbonus 110%, poi, dovrebbe essere uno di quelli a subire la maggiore riduzione di importo, passando dallo sconto del 90% a quello del 75%.
Il bonus facciate permette un finanziamento statale per la realizzazione di lavori di pulitura straordinaria o ristrutturazione delle pareti esterne degli edifici, in cui sono compresi i lavori sulle superfici opache, balconi, fregi ornamentali e grondaie.
Mentre non sono ammessi dal beneficio i lavori sulle pareti interne e anche sulle parti trasparenti, cioè non è ammessa la sostituzione degli infissi.
Il bonus facciate può essere usato con la detrazione Irpef in cinque anni e a maggio 2020 la legge italiana ha stabilito che l’incentivo fosse fruibile anche con sconto in fattura e cessione del credito.
A questo proposito per la normativa aggiornata sulle modalità di fruizione bisogna far riferimento alla scheda online sul sito dell’Agenzia delle Entrate, perché l’ultima guida pdf è stata scritta prima di maggio 2020 e contiene l’errata e non aggiornata informazione che il bonus non si possa usare con sconto in fattura e cessione del credito.
Se l’arrivo del bonus ristrutturazione 75% abbasserà inevitabilmente gli importi erogati da bonus facciate e Superbonus 110%, una buona notizia però c’è!
L’agevolazione ristrutturazione generica che include quasi tutti i lavori edilizi, nota anche come bonus casa, potrebbe subire invece una maggiorazione.
Al momento infatti essa offre una detrazione del 50%, fino al limite massimo di 96.000 euro, mentre con il nuovo incentivo lo sconto salirebbe di 25 punti percentuali arrivando al 75%.
In questo scenario dovrebbe diventare più facile eseguire i piccoli interventi di ristrutturazione edilizia negli interni, mentre più costose diventerebbero le opere imponenti sull’esterno degli edifici ammesse da bonus facciate e Superbonus 110%.