Certificato di Abitabilità: costi e procedure.
L’ultimo atto tecnico-amministrativo che tutte le nuove costruzioni e ogni costruzione che abbia ricevuto importanti interventi di ristrutturazione deve ottenere è il certificato di abitabilità.
Questo rende idonea quella costruzione all’uso cui è destinata. La certificazione, infatti, attesta che l’opera è stata progettata secondo i requisiti richiesti dalla legge e che la costruzione è fedele al progetto, a cominciare dalle parti strutturali e a finire agli impianti.
L’abitabilità è obbligatoria per vivere in un’abitazione.
L’attestazione certifica che una casa soddisfa gli standard abitativi non solo dal punto di vista della sicurezza (conformità al progetto) ma anche dal punto di vista igienico-sanitario e di risparmio energetico.
Certificato di abitabilità chi lo rilascia?
Il certificato di abitabilità nel comune di roma deve essere richiesto allo sportello unico per l’edilizia del comune di Roma entro 15 giorni dalla fine dei lavori e può essere richiesta da diversi soggetti, tra cui il proprietario della costruzione, il titolare del permesso di costruire o la persona che ha presentato la dichiarazione di inizio dei lavori.
Documenti per abitabilità: la richiesta deve essere accompagnata da copia della domanda d’iscrizione al catasto.
Il rilascio del certificato attesta che l’opera edilizia non viola nessuna normativa in materia:
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Una volta inviata la richiesta certificato di abitabilità vige la modalità certificato di abitabilità silenzio assenso, in caso di esito positivo e di accettazione della pratica.
La domanda per la richiesta abitabilità va presentata tramite l’apposita modulistica prevista dall’ufficio per l’edilizia di Roma e deve essere corredata dal fascicolo della costruzione.
Parliamo di tutta la documentazione che riguarda l’immobile, a partire dai titoli urbanistici ( CILA, SCIA o altra concessione edilizia) e a finire alla Dichiarazione di termine lavori, passando per i certificati di collaudo statico, conformità degli impianti e denuncia di primo accatastamento.
È piuttosto semplice richiedere il certificato di abitabilità Roma sui nuovi interventi edilizi e nuove costruzioni nella capitale. Ma cosa fare se devo vendere un’immobile edificato in tempi meno recenti, in costanza di altra normativa, e all’atto del rogito il notaio chiede l’abilitata?
I vecchi immobili, potrebbero non essere forniti della licenza di abitabilità. Il certificato di agibilità, infatti, non era necessario per gli immobili edificati prima del 1934 (ante Decreto Regio 1265/1934), mentre per quelli costruiti tra il 1934 e il 1967 era sufficiente l’autocertificazione abitabilità.
In molti casi occorre fare richiesta di accesso agli archivi e chiedere copia della documentazione amministrativa esistente. Oltre alle normative preesistenti, sono molti i motivi per cui un immobile potrebbe essere sprovvisto dell’abitabilità.
A volte non si è fatta richiesta in precedenza oppure si è richiesto ma non è stato mai rilasciato per mancanza di documentazione o per vizi.
Vedi anche: Legittimità dell’immobile, i presupposti per un intervento edilizio
In quest’ultima ipotesi occorre verificare se tali vizi sono sanabili e quindi fare domanda di sanatoria. In ogni caso occorre affidarsi ad un tecnico e fare le opportune indagini.
Non è semplice stabilire il costo della richiesta di abitabilità roma. Questo è strettamente connesso all’esistenza della documentazione obbligatoria.
Quando parti di essa mancano occorre reperirle in comune e i costi lievitato. Ai costi per approntare il fascicolo occorre aggiungere i diritti di istruttoria comunali.
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