Per scegliere l’impresa di ristrutturazioni occorre valutare attentamente sia dei criteri oggettivi sia i rischi e le sanzioni in cui si potrebbe incorrere se si affidasse l’appalto di lavori senza le verifiche previste dalla legge.
Scegliere l’impresa di ristrutturazioni è un’attività che appartiene evidentemente alla fase del PRIMA.
Può sembrare un’attività banale o innocua, che molto spesso viene fatta semplicemente chiedendo consiglio a parenti o amici che già hanno affrontato una ristrutturazione oppure cercando su siti o portali, chiedendo i preventivi e selezionando in base alle proprie preferenze di prezzo.
A tal proposito sappi che se scegliamo chi fa prezzi “cinesi”, il basso livello di prezzo è giustificato dal fatto che i materiali utilizzati saranno scadenti e gli operai impiegati non avranno le giuste competenze. Ciò si ripercuoterà inevitabilmente sulla qualità della ristrutturazione.
Il criterio del prezzo, almeno solo quello, non va bene! Ci sono molte cose in più da considerare.
Se abbiamo già girato su internet in cerca di “dritte” per valutare e scegliere l’impresa di ristrutturazioni, probabilmente ci saremo imbattuti in cose del tipo: “scegli la ditta dopo aver visto una brochure dei lavori che ha eseguito”; “visita il suo sito internet”; “confronta diversi preventivi”; “accertati che la ditta abbia i documenti in regola” (ma quali sono questi documenti quasi nessuno lo dice!) etc. etc..
Non vorremmo sembrare categorici, ma questi “consigli” sono tanto vaghi quanto inutili.
I criteri per scegliere l’impresa di ristrutturazioni devono essere oggettivi, cioè ancorati a documentazione certa, solo così puoi essere sicuro della capacità tecnica della ditta e che essa operi nel rispetto delle norme di legge.
Vediamo, quindi, nel dettaglio quali sono i criteri per scegliere l’impresa di ristrutturazioni che ci faranno stare più tranquilli e tutelati.
Perché una ditta che si occupa di edilizia in generale o di edilizia di diverso genere non va bene?
Facciamo un esempio. Se sei su questo sito è perché hai bisogno di redigere un contratto di appalto per ristrutturare casa. Allora ti chiediamo, a chi pensi sarebbe più opportuno rivolgerti per avere un contratto del genere? Ad un avvocato “generalista” – quelli che sanno di tutto un po’ -, ad un avvocato esperto di una branca del diritto del tutto diversa – es. diritto di famiglia, infortunistica, locazioni etc. – oppure ad un avvocato che ha fatto del diritto degli appalti privati uno dei cardini della propria professione, dedicandosi a tale ramo per anni, in modo prevalente? La risposta sembra piuttosto scontata, non sei d’accordo?
Per lo stesso motivo, quindi, ci si deve affidare ad una ditta specializzata in ristrutturazioni di interni che abbia esperienza precisa nel settore in cui si deve operare.
Se una impresa vale poco o niente, presto o tardi sarà spazzata via dal mercato. Si, perché il cosiddetto “passaparola” negativo (fisico o tramite i social media) dei clienti insoddisfatti, metterà in allerta i successivi potenziali clienti i quali, inevitabilmente, passeranno oltre.
Al contrario, una ditta che opera sul mercato da molti anni, sarà di certo una ditta che ha superato la prova del “passaparola”, sarà una ditta che, se continua a lavorare, molto probabilmente lavora bene.
Una cosa da fare sempre è una piccola ispezione in Camera di Commercio per raccogliere le informazioni più rilevanti dell’impresa come ad esempio: data di costituzione dell’azienda, oggetto sociale e certificazioni di qualità.
Per quanto riguarda la data di costituzione, più un’azienda è “vecchia”, meglio è per i nostri criteri; come abbiamo detto avrà superato la prova del passaparola.
Molto importante è l’oggetto sociale, cioè la descrizione delle attività che la società può svolgere.
Per quanto riguarda le certificazioni di qualità, facciamo riferimento alla certificazione ISO 9001 e all’attestazione SOA che, previa verifica di organi indipendenti, garantiscono che l’impresa abbia precisi sistemi di gestione della qualità e che abbiano i requisiti per partecipare a gare per appalti pubblici.
È evidente che la se la ditta a cui si pensa di affidare i lavori ha queste certificazioni di qualità possiamo stare molto più tranquilli no? C’è già stato un organismo di controllo che ha fatto uno screening di merito al posto nostro.
La dichiarazione di conformità di un impianto, disciplinata dal D.M. n. 37/2008, è il documento, rilasciato dal tecnico installatore dello stesso, con il quale si attesta la sua conformità a regola d’arte e agli obblighi di legge.
La dichiarazione di conformità è obbligatoria per gli impianti installati in ogni tipo di immobile, in particolare per gli impianti di:
Noi cerchiamo un’impresa abilitata a rilasciare questi documenti.
Ma ora veniamo agli altri due criteri di scelta della ditta di ristrutturazioni che sono di cruciale importanza e di cui raramente si parla.
Quando affideremo ad un’impresa la progettazione o anche solo l’esecuzione dei lavori devi tener presente che il Testo Unico in materia di sicurezza sul lavoro pone a tuo carico (in qualità di Committente) tutta una serie di obblighi, la cui inosservanza o violazione comporta importanti responsabilità civili e penali.
Sotto il profilo della sicurezza, non convinciamoci che, per il solo fatto di averle dato l’incarico di ristrutturare, l’impresa abbia assunto in via esclusiva gli obblighi e, quindi, le responsabilità, di legge, sollevandoti da ogni preoccupazione. Purtroppo non funziona così.
Leggi anche: Sicurezza sul lavoro in cantiere: i principali rischi e come prevenirli
Dovremo, anche, verificare l’idoneità tecnico-professionale dell’impresa, acquisendo una serie di documenti.
Per la legge, in quanto Committente, siamo i protagonisti di tutta la fase preliminare ai lavori, e nostri sono gli obblighi relativi alla sicurezza stabiliti dal Testo Unico, tra cui:
a) il rispetto delle misure generali di cui all’art. 15 del T.U. nella fase di progettazione dell’opera;
b) la disamina del Piano di Sicurezza e Coordinamento e del fascicolo della sicurezza;
c) la nomina, nel caso di presenza di più imprese esecutrici, del Coordinatore per la progettazione e del Coordinatore per l’esecuzione;
d) la verifica dell’idoneità tecnico professionale delle imprese affidatarie ed esecutrici.
I punti b) e c) forse non ci interessano perché ricorrono nel caso in cui nel Cantiere operano più imprese, anche non contemporaneamente; in genere nelle ristrutturazioni di casa si affida l’appalto ad una singola impresa che poi magari subappalta a lavoratori autonomi (elettricista, idraulico, fabbro) parti delle lavorazioni.
Di sicuro ci interessano i punti a) e d).
Per quanto riguarda il punto a) dobbiamo essere consapevoli che i principi e le misure generali di tutela di cui all’art. 15 del T.U. consistono principalmente in:
E, quindi, siamo responsabili della sorveglianza di tali principi e misure.
Per quanto riguarda il punto d), dovremo verificare l’idoneità tecnico-professionale dell’impresa o del lavoratore autonomo a cui affiderai l’incarico di eseguire i lavori.
L’idoneità tecnico-professionale consiste nel possesso, da parte dell’impresa o del lavoratore autonomo, di capacità organizzative, nonché disponibilità di forza lavoro, di macchine e di attrezzature, in riferimento ai lavori da realizzare.
Se si tratta di impresa, dovremo chiedere:
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Nel caso in cui, invece, affiderai i lavori a singoli lavoratori autonomi, tali lavoratori dovranno esibire almeno:
Teniamo conto che sono previste sanzioni in caso di inosservanza di tali verifiche che prevedono arresto (2 – 4 mesi) e ammenda (€ 1.000,00 – 4.800,00).
Ora che abbiamo compreso quanti adempimenti ci competono e a cosa possiamo incorrere se non osserviamo le prescrizioni di legge, parleremo di quello che possiamo fare per scrollarci di dosso queste responsabilità: nomina un Responsabile dei lavori!
Il Responsabile dei lavori, è un soggetto avente adeguate competenze, che si sostituirà a noi per far si che l’organizzazione del lavoro rispetti i principi e le misura in tema di sicurezza, per la richiesta della documentazione e la sua verifica.
Conviene nominarlo se non disponiamo di precise competenze tecniche oppure quando chi affida l’appalto è un soggetto complesso come un Condominio o i comproprietari di un immobile.
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Il cantiere edile è uno degli ambienti di lavoro più pericolosi. Gli incidenti dovuti alla particolare tipologia di lavorazioni effettuate sono frequenti sia a carico di terzi (danni a persone o cose di proprietà di terzi), sia a carico dei dipendenti dell’impresa.
Per noi sarà molto importante che l’impresa abbia una consona copertura assicurativa. Se, infatti, i terzi saranno risarciti dalla compagnia assicurativa dell’impresa, eviteremo di essere coinvolti in un contenzioso giudiziario dagli esiti sempre imprevedibili.
Inoltre, dobbiamo considerare che, in base al tipo di lavori da effettuare e alle caratteristiche del cantiere, le compagnie assicurative, oltre alle classiche RCT (Responsabilità civile verso Terzi) ed RCO (Responsabilità Civile verso i Prestatori di lavoro) offrono anche specifiche garanzie come:
Bene, è stato un articolo un po’ corposo, ma ci tenevamo a farvi comprendere che le cose a cui pensare quando si ristruttura sono davvero tante e presuppongono specifiche competenze e accortezze che possono sfuggire ad un occhio non esperto.
Ora sappiamo davvero come scegliere l’impresa di ristrutturazioni: cosa dobbiamo valutare, quali documenti dobbiamo chiedere, quali richieste fare.