Costruisce una piscina in casa, quali sono le normative da seguire? Oggi sono sempre di più coloro che desiderano realizzare all’interno della loro abitazione e più specificatamente nel giardino una piscina. Per riuscire a realizzare la piscina però non basta contattare una ditta e farsi costruire una piscina interrata. La prima cosa da fare, quindi, è capire quali sono le normative che si devono seguire per riuscire a realizzare la tua piscina completamente a norma, soffermandoti sugli aspetti burocratici necessari. Scopriamo insieme come costruire una piscina in giardino e quali normative seguire.
Come è possibile realizzare una piscina interrata all’interno del proprio giardino? Bisogna precisare che non c’è una linea di riferimento univoca per costruire la propria piscina da giardino, in quanto potrebbero esserci delle regole che variano di comune in comune. Per questo motivo, il primo passo da fare è rivolgersi agli uffici comunali per capire se ci sono delle normative specifiche nel vostro comune d’appartenenza. In ogni caso, vediamo a livello nazionale i permessi necessari per realizzare una piscina interrata.
In primis devi sapere che non puoi iniziare i lavori, anche se vuoi interrare una piscina prefabbricata e interrata, senza che tu richieda i permessi per costruire. La domanda che spesso ci si pone prima di iniziare a realizzare una piscina è: serve la DIA o un permesso di costruzione? Questa è la domanda che ci pone più spesso. A questo riguardo è intervenuta la Cassazione che afferma: l’installazione di una piscina non è un’attività d’edilizia libera ma prevede comunque la trasformazione del suolo. Per questo motivo, prima di ottenere un preventivo è necessario un permesso per costruire sia per gli interventi edilizi sia per la trasformazione del suolo non edificato.
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Quando serve la Denuncia di Inizio dell’Attività per costruire una piscina? La DIA per costruire una piscina, come stabilito dalla legge dev’essere richiesta solo nel caso in cui si realizzi un intervento pertinenziale che comporta la realizzazione di un volume pari o al di sotto del 20% del volume dell’edificio principale. Quindi la DIA dev’essere richiesta solo se a tutti gli effetti si crei una piscina in giardino con una dependance oppure con uno stabile di mattoni. Gli interventi per la nuova costruzione della piscina devono essere svolti attraverso la DIA. Oltre alla DIA, nel caso in cui si amplifichi la propria abitazione, è necessario richiedere comunque al comune il permesso per la realizzazione di una piscina interrata in giardino.
Senza un’adeguata autorizzazione, la piscina costruita sia interrata sia seminterrata, potrebbe essere passibile di denuncia per abuso edilizio. Nel caso in cui si venga denunciati per abuso edilizio sarà necessario subire anche un processo penale. In assenza di permesso sarà necessario anche demolire l’opera in quanto realizzata senza l’autorizzazione del Comune dove è locata l’abitazione.
Secondo la legge, e per quanto stabilito dalla Corte di Cassazione è necessario non solo richiedere un permesso al proprio Comune per la realizzazione di una piscina ma bisogna anche rispettare la regola della distanza. Da un punto di vista civile, la piscina è una costruzione che prevede il rispetto delle distanze dal confine, come stabilito anche dal Codice Civile. Quindi la piscina dovrà essere almeno 3 metri distante dal terreno dei propri vicini. Questo è dovuto al fatto che per la cassazione, la realizzazione di un terrapieno alto circa 80 cm per il contenimento della piscina è una costruzione in senso tecnico che prevede scattino i vincoli per le distanze tra le costruzioni adiacenti.
In molti si chiedono se con la realizzazione di una piscina si paghino o meno più tasse. La presenza di una piscina da sola, in realtà, non basta per trasformare la propria abitazione da normale residenza a casa di lusso. Le case delle categorie A/1, A/8 e A/9 per le quali si perdono le varie agevolazioni fiscali, come ad esempio l’esenzione dal pagamento dell’IMU, prevede delle specifiche caratteristiche. La piscina prevede l’aumento della fascia catastale dell’abitazione solo nel caso superino gli 80 metri quadrati di superficie. Inoltre, l’abitazione dovrebbe essere più grande di 160 metri quadrati ed avere altre caratteristiche che la configurano come abitazione di lusso.