Studiosdl.itStudiosdl.it
  • HOME
  • IL NOSTRO TEAM
  • SHOP
  • SERVIZI
  • CONTATTI
  • BLOG

Distanza minima tra fabbricati

9 Dicembre 2020Davide Gulino
0
SHARES
ShareTweet

Dovendo tener conto dei limiti imposti dalla distanza minima tra fabbricati, nel tessuto urbano saturo, è difficile costruire o ampliare gli edifici esistenti. Quindi, come si fa?

Chi progetta sa bene quanto sia importante rispettare la distanza minima tra fabbricati e dai confini di proprietà. In un tessuto urbano ormai saturo, è sempre più difficile, infatti, riuscire a costruire nuovi edifici o ampliare quelli esistenti dovendo tener conto dei limiti imposti in tema di distanze.

Le distanze tra edifici sono disciplinate dagli artt. 873, 874, 875 e 877 del Codice Civile. L’art. 873 stabilisce che “le costruzioni su fondi finitimi, se non sono unite o aderenti, devono essere tenute a distanza non minore di tre metri. Nei regolamenti locali può essere stabilita una distanza maggiore.”

Leggi anche: Distanze dai confini: cosa dice la normativa in relazione alla distanza tra i fabbricati

Distanza minima tra fabbricati: tre, cinque o dieci metri?

Distanza minima tra fabbricati: tre, cinque o dieci metri?

In quali casi sono necessari 3 metri

I fabbricati pertanto, se non sono costruiti in aderenza sul confine, devono rispettare l’inderogabile distanza di tre metri l’uno dall’altro. Proprio su questo tema si è espressa di recente la sentenza n. 10318 del 19/05/2016 delle Sezioni Unite Civili della Corte di Cassazione, che stabilisce che il principio di prevenzione temporale è applicabile a chi costruisce per primo, anche se lo strumento urbanistico locale non consente la costruzione in aderenza o non prevede una distanza minima.

Quando servono i 5 metri..

Chi edifica per primo, quindi, impone a chi edifica successivamente la distanza da rispettare. Quest’ultimo potrà, pertanto, decidere se costruire in aderenza o in appoggio, oppure arretrare fino a mantenere la distanza minima stabilita. La maggior parte degli strumenti urbanistici locali, inoltre, stabilisce che la distanza minima di un fabbricato dai confini di proprietà sia almeno di cinque metri.

.. e quando i 10

Per quanto riguarda, invece, le distanze tra edifici antistanti aventi almeno una parete finestrata, l’art. 9 del D.M. 1444/1968 prescrive una distanza minima assoluta di 10 metri.

Distanza minima: l’indice di visuale libera

Distanza minima: l’indice di visuale libera

Un altro fattore di cui tenere conto nella progettazione di un fabbricato è l’indice di visuale libera, ovvero il rapporto fra la distanza dei singoli fronti del fabbricato dai confini di proprietà o dai confini stradali, e l’altezza dei fronti medesimi.

Distanza tra fabbricati

Sono un bel po’ di criteri da rispettare, se si pensa, come detto in precedenza, che nella maggior parte delle città il territorio urbano è completamente edificato e le nuove costruzioni derivano soprattutto dalla demolizione e ristrutturazione di vecchi edifici che, spesso, insorgono su lotti che pur avendo un residuo di capacità edificatoria, si vedono precludere la possibilità di ampliamento, non essendo possibile riuscire a mantenere le distanze minime imposte dai regolamenti rispetto ai fabbricati che li circondano.

Anche installare un semplice capanno per gli attrezzi può diventare complicato: se questa infatti non rispetta le dimensioni massime prescritte dagli strumenti locali, è a tutti gli effetti considerata una nuova costruzione e deve pertanto rispettare la distanza minima tra fabbricati suddetta, richiedendo un vero e proprio progetto edilizio.

Post precedente ‘Disciplina delle costruzioni’ sostituirà il Testo Unico Edilizia Prossimo Post Edifici plurifamiliari con unico proprietario: Superbonus 110%

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Articoli recenti

  • Tetti degli edifici storici: interventi verifica e di miglioramento
  • Superbonus 110% e immobili non residenziali
  • Miglioramento sismico edifici storici
  • Superbonus 110% e unico proprietario: ecco le nuove regole
  • Robustezza strutturale

Commenti recenti

  • Fabio Speranza su Frazionamento immobile: pratiche per dividere una casa
  • alberto Varese su Frazionamento immobile: pratiche per dividere una casa
  • Fabio Speranza su Frazionamento immobile: pratiche per dividere una casa
  • Francesco su Frazionamento immobile: pratiche per dividere una casa
  • Fabio Speranza su Cappotto termico interno con Superbonus 110%

Archivi

  • Gennaio 2021
  • Dicembre 2020
  • Novembre 2020
  • Ottobre 2020
  • Settembre 2020
  • Agosto 2020
  • Luglio 2020
  • Giugno 2020
  • Maggio 2020
  • Aprile 2020
  • Marzo 2020
  • Febbraio 2020
  • Gennaio 2020
  • Dicembre 2019
  • Novembre 2019
  • Ottobre 2019
  • Settembre 2019
  • Agosto 2019
  • Luglio 2019
  • Giugno 2019
  • Maggio 2019
  • Aprile 2019
  • Marzo 2019
  • Febbraio 2019
  • Gennaio 2019
  • Dicembre 2018
  • Novembre 2018
  • Ottobre 2018
  • Settembre 2018
  • Agosto 2018
  • Luglio 2018
  • Giugno 2018
  • Maggio 2018
  • Aprile 2018
  • Marzo 2018
  • Febbraio 2018
  • Gennaio 2018
  • Dicembre 2017
  • Novembre 2017
  • Ottobre 2017
  • Settembre 2017

Categorie

  • Condomini
  • Design
  • Immobili
  • Interior design
  • Pratiche
  • Progettazione
  • Risparmio energetico
  • Ristrutturazione

Meta

  • Accedi
  • Feed dei contenuti
  • Feed dei commenti
  • WordPress.org

Studio Sdl Soluzioni Immobiliari

  • Via Mascalucia, 27 - 00132 Roma (RM)
  • Tel: 06 96843613
  • Email: info@studiosdl.it
© Copyright 2017. Tutti i diritti riservati