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Ecobonus 110%: tutti i vantaggi del nuovo decreto

12 Ottobre 2020Davide Gulino
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Ecobonus 110%: il Decreto Rilancio prevede l’innalzamento al 110% delle detrazioni relative a ecobonus, sismabonus, installazione di impianti fotovoltaici e colonnine per la ricarica di veicoli elettrici.

Realizzare lavori di riqualificazione energetica come applicare un cappotto termico, sostituire gli impianti di riscaldamento esistenti con caldaie a condensazione e a pompa di calore, installare pannelli fotovoltaici e colonnine di ricarica per veicoli elettrici o un adeguamento antisismico: sono queste le attività che consentono di accedere al nuovo Ecobonus.Infatti il Decreto Rilancio – pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 19 maggio 2020 – prevede che dal 1° luglio 2020 al 31 dicembre 2021 questi interventi possano usufruire di un’agevolazione fiscale al 110%, superiore al valore dell’intervento. L’articolo 119 contiene le indicazioni sull’ecobonus col botto – o superbonus come viene già definito – che porta al 110% la percentuale della detrazione per interventi volti ad aumentare l’efficienza energetica degli edifici (ecobonus) e la riduzione del rischio sismico (sismabonus). Tra le novità è possibile usufruire del bonus fiscale in 5 rate di pari importo (il sismabonus già prevede questa modalità di rimborso), mentre tutti gli altri bonus (bonus casa 50%, bonus verde 36% e bonus mobili 50%) continuano a essere suddivisi in 10 rate.  

Ecobonus 110%: cosa posso ristrutturare

Ecobonus 110%: cosa posso ristrutturare

La condizione per ottenere l’ecobonus 110% è quella di eseguire importanti lavori di riqualificazione energetica degli edifici come:

  • cappotto termico (è fondamentale che gli interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali dell’edificio interessino una quota superiore al 25% della superficie disperdente lorda);
  • caldaie a condensazione di calore con efficienza almeno pari alla classe A (solo in condominio);
  • impianti a pompa di calore;
  • sistemi ibridi;
  • sistemi di microcogenerazione.

Per la parte impiantistica eseguita in condominio o in case singole è necessario che venga effettuata una sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti centralizzati per il riscaldamento, il raffrescamento o la fornitura di acqua calda e non una nuova installazione.

Condizione per accedere è che i lavori apportino un miglioramento di due classi energetiche o dalla classe B alla A (la più alta), certificando il tutto con l’attestato di prestazione energetica (A.P.E). Gli interventi dovranno essere comunicati all’Enea.

Potranno usufruire del superbonus 110%, se eseguiti congiuntamente a uno dei maxi-interventi di riqualificazione energetica, anche:

  • impianti solari fotovoltaici e sistemi di accumulo;
  • infrastrutture per la ricarica di veicoli elettrici negli edifici;
  • tutti gli altri interventi di efficientamento energetico già agevolati dall’ecobonus. Qui rientrano ad esempio le soluzioni per la home e building automation (Smart Home) e precisamente per l’acquisto, l’installazione e la messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo a distanza degli impianti di riscaldamento, di produzione di acqua calda, di climatizzazione delle unità abitative o la sostituzione di infissi.

È bene sottolineare che il decreto non consente di rinnovare la casa gratis: se viene rifatto il bagno o l’impianto idrico o l’impianto elettrico o viene spostata una parete o altri interventi che non migliorano le prestazioni energetiche è necessario ricorrere al bonus ristrutturazione al 50% con una detrazione in dieci anni. Questi interventi non rientrano nel nuovo Ecobonus.

Ecobonus 110%: quanto posso spendere

Ecobonus 110%: quanto posso spendere

Ovviamente non è possibile usufruire dell’Ecobonus 110% per qualsiasi cifra spesa, ma per ogni intervento è stato definito un tetto massimo:

  • cappotto termico – fino a 60.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio. I materiali isolanti utilizzati devono rispettare i Criteri Ambientali Minimi (CAM);
  • sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti in condominio – fino a 30.000 euro moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio. Sono riconosciute anche le spese relative allo smaltimento dell’impianto sostituito;
  • sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti in condominio in abitazione singola – fino a 30.000 euro. È riconosciuta anche per le spese relative allo smaltimento dell’impianto sostituito.
Requisiti per accedere all'ecobonus 110%

Requisiti per accedere all’ecobonus 110%

Il nuovo decreto indentifica dove posso essere eseguiti i lavori di riqualificazione energetica che possono usufruire dell’agevolazione:

  • prime case e seconde case in condominio per interventi antisismici e di riqualificazione energetica;
  • unità immobiliari per interventi antisismici e di riqualificazione energetica effettuati da persone fisiche;
  • le villette bifamiliari, avendo parti in comune, rientrano nella nozione di condominio per interventi antisismici e di riqualificazione energetica;
  • seconde case unifamiliari solo per gli interventi antisismici ma non per quelli di riqualificazione energetica.

Possono usufruire del bonus le persone fisiche.

Cessione del credito d'imposta o sconto in fattura

Cessione del credito d’imposta o sconto in fattura

In alternativa alla detrazione è possibile optare per lo sconto in fattura da parte del fornitore o con la cessione del credito alle imprese esecutrici dei lavori, alle banche o ad altri intermediari finanziari. Tra le novità è necessario che la cessione del credito e dello sconto in fattura siano vidimati con apposito visto di conformità.

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