Ci sono dei lavori edili che necessitano di una comunicazione al Comune, altrimenti non puoi iniziarli. Se si tratta di lavori di manutenzione ordinaria, allora non devi fare alcuna comunicazione, perché si tratta di edilizia libera. Se si tratta di manutenzione straordinaria, allora in base al caso occorre presentare la SCIA (lavori più importanti) oppure la CILA (manutenzione straordinaria “leggera”).
In questa guida completa sulla CILA edilizia spieghiamo cos’è e il significato dell’acronimo, qual è la validità della comunicazione, la scadenza, quali sono i costi da affrontare, come fare la CILA tardiva, quali sono gli interventi che non necessitano di CILA ed infine la differenza con la SCIA.
CILA sta per Comunicazione Inizio Lavori Asseverata ed è una comunicazione da inviare al Comune nel momento in cui inizi dei lavori di manutenzione straordinaria che non modificano la struttura dell’edificio. Se effettui dei lavori che modificano strutturalmente l’edificio allora devi presentare la SCIA, altrimenti basta la CILA.
La normativa che disciplina la CILA è contenuta nel Testo Unico Edilizia (DPR n. 380/2001) precisamente all’art. 6 bis e il D. Lgs. n. 222/2016 all’art. 3.
La CILA edilizia è solo una comunicazione: ciò significa che puoi iniziare i lavori subito, già dal giorno stesso in cui la effettui senza attendere alcuna autorizzazione!
Devi presentare la CILA al Comune se intendi effettuare uno dei seguenti lavori:
Come hai potuto notare quindi, si tratta di lavori di straordinaria manutenzione, ma di tipo “leggero”, lavori che non vanno a modificare la forma dell’edificio, e quindi il legislatore ha deciso di evitare la SCIA (che invece va presentata per i lavori di manutenzione straordinaria “pesanti”, come vedremo nell’ultimo paragrafo di questa guida).
Fonti: Legge n. 73/2010 e art. 30 del L.R. 18/83.
Gli art. 6 e 23 del DPR 380/2001 stabiliscono la durata dei termini della CILA, come segue:
Quanto costa la CILA. I costi che devi considerare sono due:
I documenti da allegare oltre al modulo CILA sono i seguenti:
Devi presentare la CILA prima di iniziare i lavori. Se succede che la presenti dopo che sono già iniziati o addirittura dopo il termine dei lavori, allora si chiama CILA tardiva, che in gergo molti chiamano CILA “in sanatoria”. Essendo una comunicazione tardiva, devi pagare una sanzione pari a:
Quando effettui un lavoro edilizio, a seconda dei casi, devi presentare la CILA oppure la CILA. Ci sono però dei casi in cui non sei obbligato a presentare nulla: si chiama edilizia libera e significa che puoi iniziare e finire i lavori senza fare comunicazioni al Comune, in tutta tranquillità. Ecco i lavori di edilizia libera, che non necessitano di CILA né di altra comunicazione:
Quindi, se il lavoro che devi fare appartiene a questo elenco, allora puoi iniziare senza dover fare alcuna comunicazione al Comune.
Molti si chiedono quale sia la differenza tra SCIA e CILA. Per riassumere possiamo dire che la SCIA serve per lavori di manutenzione straordinaria importante, che vanno a modificare la struttura dell’edificio, oppure volti alla riedificazione di un edificio demolito, allora occorre presentare la SCIA. Quando invece si tratta di lavori di manutenzione sempre straordinaria, ma di minore entità, allora basta la CILA.
Sia in caso di SCIA che di CILA, i lavori puoi iniziarli subito: non occorre alcuna autorizzazione da parte del Comune, è sufficiente che tu presenti la comunicazione, appunto SCIA o CILA a seconda dei casi.
Come abbiamo visto infine, quando le opere sono di manutenzione ordinaria, allora siamo in edilizia libera e non occorre presentare alcuna comunicazione al Comune.