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Imposta di successione immobili e mobili: cos’è, calcolo e quando si paga

29 Giugno 2021Davide Gulino
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Imposta di successione immobili e mobili: cos’è, calcolo e quando si paga?

Chi riceve una casa o un bene mobile in eredità o in donazione deve pagare l’imposta di successione. Spieghiamo come si calcola, come si paga ed entro quali termini.

In questo approfondimento rispondiamo ai dubbi e alle domande più comuni di chi ha ricevuto un bene mobile o immobile in eredità o tramite donazione.

In questi casi, infatti, pagare l’imposta di successione è obbligatorio, e il suo importo varia in base al grado di parentela che intercorre tra il beneficiario e il defunto/donante.

Qui tutto quello che c’è da sapere dell’imposta in questione.

Cos’è l’imposta di successione e donazione

L’imposta di successione e donazione è dovuta per il trasferimento della proprietà di immobili o di altri diritti qualora un soggetto benefici di un arricchimento patrimoniale mortis causa (in caso di eredità) o a titolo di liberalità (per effetto di una donazione).

Tale imposta è disciplinata dal D.Lgs n. 346 del 31 ottobre 1990, fu soppressa nel 2001 e poi reintrodotta con 2006 con successive modifiche.

L’imposta di successione (e donazione) si applica:

  • su tutto il patrimonio lasciato dal defunto;
  • sui trasferimenti a titolo gratuito, comprese le liberalità;
  • sulle costituzioni di vincoli di destinazione di beni.
Su quali beni si applica l’imposta di successione (mobili ed immobili)

Su quali beni si applica l’imposta di successione (mobili ed immobili)

L’imposta di successione sugli immobili è dovuta per qualsiasi tipologia di abitazione: quindi appartamenti, terreni, fabbricati strumentali e così via.

Mentre l’imposta sui beni mobili di applica su automobili, barche, aeromobili ed anche su gioielli, opere d’arte, azioni, obbligazioni, titoli di Stato (tassati soltanto nel caso di donazione), crediti e quote di appartenenza a società. 

Quanto si paga di successione per una casa

Quanto si paga di successione per una casa

Precisiamo che le imposte di successione e donazioni si applicano con aliquote e franchigie diverse a seconda del grado di parentela. Per quanto riguarda gli immobili ad uso abitativo, le percentuali sono queste:

  • coniuge, figli, genitori e nipoti è pari al 4% del valore dell’eredità, sulla parte che supera 1.000.000 euro
  • fratelli/sorelle l’imposta di successione è pari al 6%, sul valore dell’eredità che supera 100.000 euro
  • altri parenti (fino al 4° grado), gli affini in linea retta e gli affini in linea correlata entro il 3° grado è pari al 6% del valore dell’eredità
  • altri soggetti non legati da vincoli di parentela, l’imposta di successione è dell’8% del valore dell’eredità, senza franchigie

Se la casa viene lasciata in eredità ad una persona disabile, l’imposta di successione applicabile è quella relativa al grado di parentela, tuttavia si applica soltanto sulla parte di eredità eccedente il valore di 1,5 milioni di euro.

Come si calcola l’imposta di successione

Come si calcola l’imposta di successione

Ecco una tabella riepilogativa dei criteri di calcolo dell’imposta di successione:

AliquotaFranchigiaGrado di parentela
4%sull’importo eccedente la franchigia di 1.000.000 di europer coniuge, figli e altri parenti in linea retta
6%sull’importo eccedente la franchigia di 100.000 europer fratelli e sorelle
6%senza franchigiaper altri parenti fino al 4° grado
8%senza franchigiaper altri soggetti estranei
4%, 6%, 8%sull’importo eccedente la franchigia di 1.500.000 di europer persone portatrici di handicap (in base al grado di parentela)
Cos’è e come si calcola la franchigia

Cos’è e come si calcola la franchigia

Per calcolare l’importo dell’imposta è fondamentale tener conto della franchigia stabilita dalla legge. Questa si calcola sul valore della donazione o della massa ereditaria per ciascun beneficiario.

La franchigia, come abbiamo visto, dipende dal grado parentela e dalla presenza di una disabilità certificata dal medico.

Come si paga l’imposta di successione

Come si paga l’imposta di successione

Dopo la presentazione della dichiarazione di successione, lo Stato effettua i controlli e i relativi calcoli e, nel termine di 3 anni (anche se generalmente bastano pochi mesi), invia al beneficiario l’avviso di accertamento con cui si richiede il versamento dell’imposta dovuta.

Chi eredita o riceve in donazione un bene mobile o una casa è tenuto al pagamento dell’imposta di successione entro 60 giorni dalla data di notifica dell’avviso dell’Agenzia delle Entrate.

L’imposta va versata tramite il Modello F24 – che è allegato alla comunicazione dell’Agenzia delle Entrate – e si può pagare presso gli uffici dell’Agenzia delle Entrate Riscossione, in banca o alle Poste.

Si può pagare a rate?

Si può pagare a rate?

La risposta è sì, l’imposta di successione e donazione si può pagare a rate secondo queste modalità:

  • almeno il 20% dell’importo deve essere versato nel termine di 60 giorni dalla notifica dell’avviso di liquidazione;
  • la restante parte va versata in 8 rate trimestrali (che salgono a 12 per importi superiori a 20.000 euro), sulle quali sono dovuti gli interessi calcolati dal 1° giorno successivo al pagamento della tranche iniziale. Le rate scadono l’ultimo giorno di ciascun trimestre.

La rateizzazione è possibile soltanto se l’imposta supera i 1.000 euro.

Leggi anche: Nuova Dichiarazione di Successione e Volture catastali: difficoltà applicative e successive correzioni

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