Le norme antincendio obbligatorie in condominio: cosa dice la legge e cosa c’è da sapere? Come gestisce la normativa la sicurezza del condominio contro gli incendi?
Forse non tutti sanno che anche il condominio è tenuto a prevedere delle misure contro la propagazione degli incendi, esattamente come un’azienda o un qualsiasi altro luogo di lavoro. Non solo perché all’interno degli edifici ci possa essere qualche attività aperta al pubblico (uno studio professionale, un centro estetico, ecc.) ma anche per tutelare chi in quel palazzo semplicemente ci abita. Quali sono le norme antincendio obbligatorie in condominio?
C’è un decreto del ministero dell’Interno del 2019, in vigore però dal 2022 (è stato fermato dalla pandemia), che impone una serie di regole per la sicurezza del circa milione e mezzo di edifici condominiali che, secondo l’Istat, sorgono in Italia. Regole che variano, sostanzialmente, a seconda dell’altezza degli edifici.
Gli obiettivi perseguiti dal decreto che contiene le norme antincendio obbligatorie in condominio sono:
Vediamo come si cerca di raggiungere questi obiettivi attraverso le norme antincendio obbligatorie in condominio.
A chi interessano le norme antincendio obbligatorie in condominio dettate dal decreto del Viminale? Le disposizioni in vigore dal 2022 devono essere rispettate:
Le norme, invece, non si applicano negli edifici residenziali per i quali, alla data di entrata in vigore del decreto, siano stati pianificati o siano in corso lavori di realizzazione o di rifacimento delle facciate sulla base di un progetto approvato dal competente Comando dei Vigili del fuoco, ovvero che siano già in possesso degli atti abilitativi rilasciati dalle autorità competenti.
Come accennato prima, le norme antincendio obbligatorie in condominio variano a seconda dell’altezza dell’edificio.
Partiamo da quelli più bassi, cioè da quelli che hanno un’altezza compresa tra 12 e 24 metri. In queste realtà, il responsabile della gestione della sicurezza antincendio è tenuto a:
A loro volta, i residenti e gli occupanti dell’edificio (ad esempio, chi lo frequenta come cliente o come ospite) devono:
Le misure standard che devono essere comunicate sono:
Nei condomini con un’altezza compresa tra 24 e 54 metri, il responsabile deve organizzare la gestione della sicurezza in questo modo:
I residenti e gli occupanti devono:
Le misure preventive da adottare sono:
Ci sono, infine, delle informazioni che vanno fornite necessariamente agli occupanti del condominio, anche con degli avvisi esposti in bacheca o nelle modalità che si ritengano più opportune, nell’ambito della pianificazione dell’emergenza. Riguardano:
Terza categoria prevista dal decreto del ministero dell’Interno con le norme antincendio obbligatorie in condominio, quella degli edifici di altezza compresa tra 54 e 80 metri. In queste realtà, il responsabile della gestione della sicurezza deve prevedere tutte le misure che riguardano i condomini tra 24 e 54 metri e, in aggiunta, l’installazione di un impianto di segnalazione manuale di allarme incendio con indicatori di tipo ottico ed acustico, realizzato a regola d’arte.
Anche per gli occupanti dell’edificio, le regole sono le stesse previste per i condomini tra 24 e 54 metri.
Infine, per quanto riguarda le norme antincendio obbligatorie in condomini di oltre 80 metri di altezza, il responsabile della gestione della sicurezza è tenuto ad aggiungere ai compiti precedentemente visti:
Il responsabile nominato deve pianificare e organizzare l’attività del centro di gestione, ovvero:
A sua volta, il coordinatore dell’emergenza deve:
Per gli occupanti, valgono le stesse regole viste in precedenza.