È possibile effettuare il passaggio di proprietà di un immobile sia con una donazione che con una vendita. Ciò significa che nel primo caso il beneficiario dell’intestazione non verserà alcun corrispettivo, mentre nella seconda ipotesi pagherà l’importo dovuto. Vediamo nello specifico come funziona il passaggio di proprietà di un immobile tra fratelli.
Il passaggio di proprietà di una casa è l’atto, stipulato alla presenza di un notaio, tramite il quale un bene passa dal precedente proprietario a quello nuovo. Il trasferimento di una proprietà viene richiesto in casi come successione, donazione o vendita. Tale procedura, comunque, è la stessa sia per una trattativa tra privati che tra familiari (come fratelli, coniugi e padre e figlio).
La prima cosa da fare è rivolgersi ad un notaio, che si occuperà di garantire l’identità delle parti, la legalità della forma e la veridicità dell’atto. Dopo aver appreso la ragione per cui viene chiesto il cambio di proprietà, il pubblico ufficiale preparerà un atto specifico: se si tratta di una vendita redigerà il rogito notarile, se invece si opta per la donazione procederà con la redazione di un atto di donazione.
La documentazione richiesta dal notaio sarà:
Il rogito, inoltre, dovrà contenere il valore a cui è stato ceduto l’immobile, le spese sostenute per effettuare il trasferimento e le modalità di pagamento. Il pubblico ufficiale, in seguito, presenterà la domanda di voltura all’Agenzia delle Entrate, provvederà alla redazione del contratto e a trascriverlo nei pubblici registri immobiliari.
La visura ipotecaria per persona, che può essere fisica o giuridica, riporta l’elenco delle formalità o atti notarili intestati ad un persona/ditta individuale oppure ad una società/persona giuridica. La visura ipotecaria immobile, invece, evidenzia l’elenco di tutte le formalità o atti notarili (come compravendita, donazione, successione) e la eventuale presenza di ipoteche e pregiudizievoli (decreto ingiuntivo, pignoramento e ipoteca).
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Per fare una donazione non bisogna considerare soltanto la spesa per il prezzo del notaio, ma anche diverse imposte a seconda del livello di relazione e parentela tra donante e donatario:
Rappresenta un’eccezione alla regola la donazione in favore di un soggetto affetto da handicap grave. In questa ipotesi, infatti, la donazione non è soggetta a imposte qualunque sia il rapporto di parentela, fino alla soglia di 1,5 milioni di euro.