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Progettista edile: il referente tecnico

1 Marzo 2021Davide Gulino
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L’importanza del Progettista Edile: Architetto, Ingegnere, Geometra

Il Progettista edile, che sia un Architetto, un Ingegnere, o un geometra, è la figura professionale che grazie alle sue conoscenze tecniche e alla propria esperienza professionale, progetta e disegna con tavole tecniche ciò che sarà poi realizzato in fase di cantiere.

Il progettista redige, quindi, un progetto edililizio e definisce cosa verrà costruito e come verrà costruito. Per raggiungere questo obiettivo, il progettista deve possedere un’approfondita conoscenza dei materiali, delle tecniche di assemblaggio, delle norme tecniche e delle leggi che insistono sulla materia in cui intende operare.

I tre progetti redatti dal Progettista edile

I tre progetti redatti dal Progettista edile

Più precisamente i progetti redatti dal progettista edile si articolano secondo tre livelli di approfondimenti tecnici, che sono:

  • Il progetto preliminare;
  • Il progetto definitivo;
  • Il progetto esecutivo.

Questa classificazione si caratterizza a seconda del grado di precisione con cui bisogna sviluppare i disegni da realizzare per ogni singolo progetto, che aumentano di accuratezza dal primo all’ultimo.

Vediamoli più nel dettaglio.

Progetto preliminare

Il progetto preliminare è quella rappresentazione grafica con la quale il tecnico riferisce al Committente l’idea progettuale che intende proporre per adempiere nel miglior modo possibile le richieste dettate dalla Committenza. 

Con il progetto preliminare il progettista deve anche provvedere a costiture degli studi sulla fattibilità tecnica ed economica, finalizzati a definire gli obiettivi e le caratteristiche dell’intervento da realizzare, attraverso l’individuazione e l’analisi di tutte le possibili soluzioni progettuali alternative.

Progetto definitivo

Il progetto definitivo è lo sviluppo del progetto preliminare che viene fatto per rendere realistiche, nel miglior modo possibile, le idee progettuali abbozzate nel progetto preliminare.

Il progetto definitivo deve essere adeguato in maniera più specifica alle normative vigenti tramite calcoli precisi ed analisi specifiche stablite di caso in caso.

Progetto esecutivo

Il progetto esecutivo e costruttivo è costituito da rappresentazioni grafiche prodotte da tecnici specialistici per la corretta realizzazione del manufatto come da indicazioni progettuali definitivi.

Queste ultime tipologie di progetto sono utili in fase di cantiere per la definizione di ogni particolare da riferire alle singole imprese che realizzeranno l’opera.

La responsabilità del Progettista edile

La responsabilità del Progettista edile

Questi tre diversi elaborati hanno un relativo comune denominatore che si chiama “scala“: la scala è quel rapporto grafico che i tecnici elaborano, partendo dalle idee progettuali al minimo particolare di dettaglio costruttivo, sulla base della quale l’impresa o l’artigiano dovrà eseguire correttamente per realizzare nel miglior modo possibile il progetto stesso.

Risulta facile comprendere quanto sia importante che il progettista rediga un progetto con indicate adeguatamente tutte le caratteristiche fondamentali, dai materiali alle tecniche di assemblaggio, fino alle norme tecniche e legislative.

Il progettista edile deve avere l’abilitazione alla professione ed essere iscritto all’albo del relativo ramo professionale, che sia Architetto, Ingegnere, o Geometra: questo è fondamentale perché ogni progetto deve essere regolarmente timbrato e firmato dal progettista: il timbro e la firma rappresentano il simbolo della responsabilità e della “paternità” delle scelte redatte nella fase progettuale.

Ogni progetto ha la sua specifica competenza, infatti i progettisti ed i relativi progetti possono essere di ambiti diversi, quali:

  • Architettonico;
  • Impiantistico (da qui la suddivisione in: elettrico, meccanico, idrico e termico);
  • Paesaggistico;
  • Strutturale;
  • Antincendio.
Le normative per le pratiche edilizie

Le normative per le pratiche edilizie

In Italia ogni ambito progettuale ha la propria specifica normativa di riferimento che i tecnici devono necessariamente conoscere, studiare e rispettare. 

Tutti i progetti vidimati, che comprendono l’insieme delle pratiche edilizie necessarieprotocollate presso gli appositi uffici competenti, hanno un valore molto importante relativamente alla responsabilità civile e penale per i temi affrontati all’interno del disegno tecnico di riferimento. I progetti non vidimati non hanno invece nessuna corrispondenza legale/tecnica.

Il Progettista è il referente tecnico responsabile del rispetto delle normative urbanistiche-edilizie, strutturali, igienico-sanitarie, ma anche quelle relative al risparmio energetico e per ogni altra tipologia di ambito progettuale che l’impresa, assistita di altri professionisti per conto della Committenza, deve eseguire “a regola d’arte” e nel rispetto di quanto ideato nel progetto.

Nel caso in cui si realizzassero dei lavori inadeguati e non rispettando la normativa vigente, il committente è tutelato sotto ogni punto di vista considerato che:

  • Nel caso in cui le opere siano state realizzate diversamente a quanto vidimato dal progettista, l’impresa potrà essere citata in causa per il mancato rispetto di quanto compiuto. In questo caso sarebbero presi in causa nel processo di verifica tutti i tecnici che hanno lavorato al progetto, come la Direzione Lavori;
  • Nel caso in cui il progetto abbia delle carenze tecniche cui non si è potuto anticipare alcuna conseguenza, il tecnico Progettista sarà citato in causa per l’errata progettazione.

Capita molto spesso che prima di acquistare un immobile ci si accorga di irregolarità edilizie, dovendo obbligatoriamente fermarsi ancor prima del rogito di acquisto, proprio nel momento in cui si compiono tutte le verifiche preliminari del caso. 

Costruire in sanatoria

Costruire in sanatoria

In questi situazioni di questo genere l’acquirente non potrebbe acquistare l’immobile poiché non si troverebbe la giusta corrispondenza nella situazione urbanistico-edilizia, pertanto l’unica soluzione per risolvere il problema sarebbe quella di ottenere un permesso per costruire in sanatoria.

Se il committente dovesse decidere di non nominare un progettista o un altro referente tecnico che gestisca l’iter burocratico necessario alla sistemazione in sanatoria dell’immobile in questione, andrebbe incontro a sanzioni amministrative e penali a seconda dell’importanza dell’intervento.

Non a caso per la normativa vigente, tutti i progettisti devono essere muniti, entro la data di approvazione del progetto, della polizza assicurativa di responsabilità civile professionale per i rischi derivanti dallo svolgimento dell’attività di propria competenza.

Il tecnico non deve solo possedere un proprio bagaglio culturale altamente specializzato, ma deve anche essere in grado di conoscere come mantenere il minimo impatto con tutto ciò che sia esterno al proprio oggetto dei lavori: spesso, infatti, si verificano citazioni in causa per opere redatte senza aver tenuto conto di tutti i fattori determinanti nella stesura di un nuovo progetto.

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