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Ristrutturazione bagno: lavori, bonus fiscali e novità del mercato

31 Gennaio 2019Davide Gulino
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Le detrazioni fiscali previste dal ‘Bonus ristrutturazione’ bagno spesso costituiscono una ‘buona scusa’ per rinnovare e ammodernare il vecchio bagno della propria abitazione.

C’è però differenza tra un’operazione di semplice restyling del bagno (sostituzione dei sanitari e/o tinteggiatura delle pareti) e lavori di rifacimento o ristrutturazione bagno totale che presuppongano interventi sugli impianti.

Ristrutturazione bagno: lavori, bonus fiscali e novità del mercato

Ristrutturazione bagno: servono autorizzazioni?

Quando la ristrutturazione del bagno comprende anche la sostituzione delle tubature, degli impianti e del massetto, l’intervento si configura come ‘manutenzione straordinaria’ e, di conseguenza, è necessaria la CILA.

Infatti, nelle attività elencate dal Decreto SCIA 2 tra le opere di manutenzione straordinaria, per cui è richiesta la CILA, è compresa la “realizzazione e integrazione di servizi igienico sanitari”.

Se l’intervento consiste in un rinnovamento light in cui si sostituiscono soltanto i sanitari e i rivestimenti, allora si tratta di interventi di manutenzione ordinaria che rientrano nell’ambito delle attività di edilizia libera per cui non è necessario richiedere alcuna autorizzazione.

Ristrutturare il bagno, con quali agevolazioni?

Ristrutturare il bagno, con quali agevolazioni?

La ristrutturazione bagno totale è un intervento di manutenzione straordinaria che beneficia del Bonus ristrutturazione del 50%.
In più, è possibile usufruire del Bonus mobili per l’acquisto di mobili per il bagno.

La semplice sostituzione dei sanitari, senza intervenire sull’impianto, non è detraibile.
La sostituzione degli apparecchi sanitari è detraibile solo se integrata o correlata a interventi maggiori per i quali spetta l’agevolazione.

Stesso discorso per la sostituzione delle piastrelle o il rifacimento dell’intonaco: tali lavori sono interventi di manutenzione ordinaria e non rientrano tra quelli agevolabili ma se fanno parte di un intervento più ampio di ristrutturazione o di manutenzione straordinaria su una singola unità abitativa, questi lavori vengono assorbiti dall’intervento facente parte di una categoria complessivamente agevolabile.

Ristrutturazione bagno: le norme di riferimento

Ristrutturazione bagno: le norme di riferimento

La ristrutturazione del bagno deve garantire il rispetto dei requisiti igienico-sanitari esposti nel DM 5 luglio 1975.

Ad esempio, per i bagni deve essere garantita un’altezza minima interna di 2,4 m (per gli altri locali l’altezza minima è 2,7 m) e un’adeguata aerazione.

Inoltre, la ristrutturazione del bagno deve rispettare una serie di requisiti tecnici e igienico-sanitari contenuti nel Regolamento edilizio del proprio Comune.
Ad esempio il Comune di Milano ha stabilito le superfici minime dei bagni (in 3,5 mq per il bagno principale e 2 mq per il secondo); di conseguenza quando si modificano le dimensioni di un bagno esistente o se ne ricava uno nuovo, è necessario attenersi ai valori previsti da tali regolamenti.

In alcuni casi i Regolamenti ammettono la creazione di bagni ciechi purché dotati di ventilazione meccanica forzata che assicuri un giusto riciclo dell’aria.

Rifacimento bagno: come rinnovarlo in modo completo

Rifacimento bagno: come rinnovarlo in modo completo

Quando si procede alla ristrutturazione totale del bagno generalmente i lavori comprendono prima la rimozione dei precedenti rivestimenti (la rimozione della pavimentazione, del massetto, delle vecchie piastrelle e dei sanitari).

Successivamente, si passa al rinnovamento dell’impianto idraulico (ed eventualmente elettrico), prestando attenzione soprattutto agli strumenti per l’efficienza e il risparmio idrico.

Infine, si opera l’installazione dei nuovi sanitari, delle nuova pavimentazione e dei nuovi rivestimenti (con eventuale la tinteggiatura finale).

Leggi anche: Come scegliere un interior designer per la tua casa

Sanitari e lavabi

Sanitari e lavabi

Quando si procede alla ristrutturazione bagno, ci sono due soluzioni possibili per l’installazione dei sanitari: quelli posizionati a terra o quelli sospesi.
La preferenza di una o dell’altra tipologia farà la differenza nella collocazione delle tubature.

Per diffondere il calore prodotto dagli impianti termici in tutte le stanze della casa è necessario utilizzare sistemi che scambino o trasmettano calore all’ambiente circostante.

Esistono diversi scambiatori di calore: ci sono quelli acqua-aria come i termosifoni (o radiatori), in cui lo scambio di calore avviene soprattutto per convezione, i ventilconvettori, con scambio essenzialmente convettivo in regime di convezione forzata e i pannelli radianti con trasmissione del calore soprattutto per via radiativa e in parte convettiva.

Radiatori bagno

Radiatori

I radiatori sono i terminali di un impianto di riscaldamento, posti in ogni stanza della casa, che hanno lo scopo di cedere il calore all’ambiente. Il termosifone è costituito da tubature collegate alla caldaia grazie alle quali è possibile lo spostamento del calore creato dalla combustione del gas. I principali materiali utilizzati per realizzare un radiatore sono: la ghisa, l’acciaio e più recentemente l’alluminio.

Nella distribuzione del calore gioca un ruolo importante anche la forma dei termosifoni, la dimensione e il corretto posizionamento nell’ambiente valutando alcuni parametri come la geometria del locale, il rapporto tra le superfici vetrate ed opache e le esigenze architettoniche e di arredo.

In ogni caso è preferibile optare per soluzioni che riescano a massimizzare la resa termica.

Pavimenti e pareti radianti

Pavimenti e pareti radianti

Il sistema di funzionamento di un impianto radiante prevede l’inserimento di tubi nei pannelli (posti a pavimento, a parete o a soffitto) che partono da un collettore, a sua volta collegato ad una caldaia, che ha la funzione di regolare il flusso di acqua calda.

Il principio in base al quale i pannelli riescono a trasmettere calore a tutto l’ambiente è quello dell’irraggiamento che permette al calore di diffondersi in modo omogeneo, da terra fino al soffitto nel caso di pannelli a pavimento, evitando il formarsi di correnti convettive d’aria calda a soffitto e fredda a pavimento.

I pannelli radianti non pongono vincoli, non limitano la libertà d’arredo, consentendo così il più razionale utilizzo dello spazio disponibile. Tuttavia, è un impianto più invasivo e richiede la progettazione dettagliata di tutti gli elementi costruttivi che riguardano i pavimenti e le solette.

I nostri lettori hanno letto anche: Come ristrutturare casa in 5 mosse

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    8 commenti. Nuovo commento

    Sergio Rocco Palermo
    11 Agosto 2020 11:29

    Buongiorno,
    Sto effendualdo la ristrutturazione di un bagno in regime di cila (da un bagno grande ne ricavo due rifacendo impianti, massetto etc).
    Posso portare nella detrazione del 50% anche l’acquisto di grandi elettrodomestici come per esempio la lavatrice?
    Allo stesso modo se decidessi di sostituire le zanzariere in regime di cila andrebbero in detrazione o no?
    Grazie infinite per le delucidazioni

    Rispondi
    Pietro PAPA
    6 Marzo 2020 16:51

    Salve io ho ristrutturato il bagno completo di lavori di rifacimento di impianti idrailici elettrici e vari mobili per il bagno il lavoro e stato fatto da una ditta io in mio possesso ho solo le fatture posso scaricarle?? Grazie

    Rispondi
    Fabio Speranza
    6 Marzo 2020 20:11

    Buonasera sig. Pietro,
    credo che lei si riferisca alle “detrazioni fiscali”. Lei può beneficiare delle detrazioni, se:
    – i lavori sono stati pagati tramite Bonifico Bancario per ristrutturazione edilizia
    – trattasi di lavori di manutenzione straordinaria (demolizione e rifacimento dell’impianto/i — con i necessari adempimenti tecnici–)
    In questo caso può beneficiare della detrazione.
    Altrimenti può “scaricarle” le fattura in base al suo regime fiscale, con i parametri che impone.
    Speriamo di esserle stati di aiuto.
    Saluti
    Fabio Speranza

    Rispondi
    Monia
    17 Dicembre 2019 14:17

    Salve, devo fare ristrutturazione titale bagno, anche tubature. Come si fa per richiedere bonus detrazione fiscale? A chi? Quale procedura? Grazie

    Rispondi
    Steve
    31 Ottobre 2019 12:43

    Riprendendo quanto detto sopra, quindi vale anche per specchio e luci del bagno se all’interno di una ristrutturazione completa con CILA? Grazie.

    Rispondi
    Fabio Speranza
    31 Ottobre 2019 12:57

    Buongiorno,
    se la “ristrutturazione completa” rientra nella manutenzione straordinaria, per la quale ha presentato la CILA, l’Agenzia delle Entrate definisce anche i seguenti acquisti all’interno delle spese ammesse:
    – le spese per l’acquisto dei materiali.
    Osservato che rientrano anche i sanitari nelle detrazioni, per estensione potrebbero rientrare anche gli arredi bagno.
    Saluti

    Rispondi
    Bruna Z.
    23 Ottobre 2019 14:49

    Buongiorno, sto ristrutturando il mio appartamento, è stata aperta una CILA ed ho intenzione di usufruire delle agevolazioni fiscali. Il Mio dubbio è se alcuni acquisti come ad esempio porte interne box docce al altro materiale vengono acquistati direttamente da me e non dall’impresa che ristruttura posso inserirlo ugualmente nell’agevolazione? Grazie

    Rispondi
    Fabio Speranza
    23 Ottobre 2019 17:51

    Buonasera sig.ra Bruna,
    in relazione alla sua richiesta le confermiamo che può accedere alla detrazione fiscale del 50% per i materiali da lei elencati poiché l’intervento, avendo già presentato una CILA, ricade nella manutenzione straordinaria.
    L’acquisto dei materiale deve essere effettuato a mezzo bonifico (modalità per detrazione fiscale) corrisposto direttamente al venditore, oppure come rimborso nella fattura emessa dalla ditta esecutrice dell’intervento.
    Geom. Andrea De Ciuceis
    Fabio Speranza

    Rispondi

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