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Ristrutturazioni edilizie. Detrazione ristrutturazioni del 50% per tutto il 2018

2 Gennaio 2018Davide Gulino
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 Risparmiare sulla ristrutturazione del proprio immobile: una prerogativa irrinunciabile.

Come mi aiuta la legge in questo? Che aspetti devo necessariamente conoscere per essere sicuro di usufruire appieno dei miei diritti?

Il Bonus ristrutturazioni sarà prorogato per un anno con la Legge di Bilancio 2018. Un Bonus del 50% sulla ristrutturazione edilizia. Le regole e modalità da seguire per poter accedere al bonus per le ristrutturazioni edilizie sono illustrate nella nuova Guida delle Entrate. La Guida inoltre  tiene conto delle novità sul tema contenute nella Legge di bilancio 2017. Alcune delle principali è più importanti novità segnalate sono:

  • proroga del bonus ristrutturazioni e mobili, alle nuove aliquote di detrazione per l’Ecobonus per lavori iniziati a partire dal 1° gennaio 2018
  • confermata la detrazione del 50% fino a 96.000 euro di spesa, prorogata anche per lavori di ristrutturazione avviati a partire dal 1° gennaio 2018
  • la detrazione del 50% fino a 96.000 euro di spesa, prorogata anche per lavori di ristrutturazione avviati a partire dal 1° gennaio 2018.
  • detrazione 50% ristrutturazione e gli interventi di recupero del patrimonio edilizio spettano anche al convivente di fatto, di qualsiasi sesso.

Lo dice la risoluzione dell’Agenzia delle Entrate 28 luglio 2016, n. 64/E. Leggi Detrazione 50 % ristrutturazione: in tutte le unioni civili valgono per entrambe le parti.

  • proroga del bonus mobili 2018 che accanto allo sconto fiscale rimodulato dell’Ecobonus

Proroghe e Conferme

Il Bonus ristrutturazioni con detrazione al 50% è stato prorogato al 2018 con l’approvazione della Legge Finanziaria 2018. Un aspetto davvero importante e vantaggioso della Manovra Finanziaria 2018 è la proroga di 1 anno (quindi fino al 31 dicembre 2018) della detrazione 50% per le ristrutturazioni edilizie e per il bonus mobili ed elettrodomestici, sempre al 50%.

Esiste inoltre la possibilità, molto probabile anche per il 2019 della detrazione fiscale prevista dall’art. 16-bis del Dpr 917/86 per lavori di ristrutturazione edilizia. Ci sarà una modifica del bonus: non sarà più prevista una detrazione al 50% e neppure il limite di 96.000 euro di spesa massima consentita.

Le agevolazioni fiscali dell’Ecobonus condomini e il Sisma Bonus per interventi volti a ridurre il rischio sismico degli immobili resteranno in vigore fino al 2021 .

La Legge di Bilancio 2018 contiene fra le sue misure principali la proroga del bonus ristrutturazioni  (Legge di Bilancio 2018 n°2015 del 27.12.2017 e Legge di Stabilità 2017) il bonus sulle ristrutturazioni e il recupero edilizio è stato prorogato fino al 31 dicembre 2018.

Bonus Mobili e Grandi Elettrodomestici. E’ consentita una detrazione Irpef pari al 50% per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ (A per i forni), che servono ad arredare un immobile interessato dalla ristrutturazione. L’agevolazione è stata prorogata anche per gli acquisti che si effettueranno nel 2018, ma potrà essere richiesta solo da chi realizza un intervento di ristrutturazione edilizia iniziato a partire dal 1° gennaio 2017. La detrazione in dieci anni è calcolata su spesa totale non superiore a 10.000 €.

Interventi antisismici. La detrazione pari al 50% è applicabile in 5 rate annuali per le spese relative a interventi di protezione sismica (miglioramento sismico, adeguamento e simili) di immobili in zone sismiche ad alta pericolosità (zona 1, 2 e 3 per intenderci Roma ricade sia in zona 2 che zona 3) fino ad un massimo di 96.000 € per ogni anno. La detrazione aumento fino al 70% se a seguito degli interventi il rischio sismico scende di una classe, fino ad arrivare ad una detrazione dell’80% se scende di due classi.

Ecobonus a partire dal 1° gennaio 2018

Molte le novità, in quanto la detrazione Irpef prevista dall’Ecobonus non sarà più pari al 65% per tutti i lavori effettuati ma passerà al 50% per gli interventi più comuni:

  • sostituzione e posa in opera di infissi;
  • sostituzione e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale con l’installazione di caldaie a condensazione e a biomassa;
  • installazione schermature solari.

Rimane invece l’aliquota del 65% per:

  • sostituzione impianti di climatizzazione invernale con impianti provvisti di caldaia a condensazione minimo classe A e installazione di termoregolazione
  • sostituzione di impianti esistenti con microgeneratori

La procedura per la detrazione 50 %

A differenza del bonus fiscale del 55% che comprende una lista di interventi ammessi con diverse procedure a secondo del tipo di lavoro, come ad esempio la verifica del risparmio energetico con la pratica da inviare all’ENEA, a oggi le nuove detrazioni 50% per le ristrutturazioni non richiedono la trasmissione di richieste e documenti ad un ente di controllo.

E’ necessario che il soggetto beneficiario abbia i requisiti necessari, che i lavori o i beni da acquistare rientrino tra quelli ammessi, ed a questo punto è sufficiente conservare le fatture ricevute ed i pagamenti effettuati. I pagamenti possono essere fatti solo tramite bonifico per agevolazione fiscale.

Nel caso in cui sia necessario presentare una CILA al comune, oppure si rientra nella casistica in cui è necessario nominare un Coordinatore della Sicurezza per i lavori, è necessario presentare e conservare i relativi titoli: documentazione allegata alla CILA e Notifica Preliminare. Comunque, anche in questi casi, i suddetti documenti non vanno inoltrati anche ad un altro ente per la detrazione fiscale, è sufficiente averli presentati al comune o all’asl e conservarli.

 

Elenco dei lavori agevolati con la detrazione 50%

L’elenco degli interventi che possono usufruire delle detrazioni 50% per le ristrutturazioni è quello contenuto nell’art. 16 bis del d.P.R. 917/1986 e sono:

  • manutenzione ordinaria di parti comuni
  • manutenzione straordinaria
  • restauro e risanamento conservativo
  • ristrutturazione edilizia
  • realizzazione di autorimesse
  • eliminazione di barriere architettoniche
  • bonifica di amianto

Questi sono altri interventi agevolati, ma con aliquote di detrazione maggiore:

  • contenimento energetico e acustico (la detrazione aumenta fino al 65%)
  • sicurezza statica e sismica (la detrazione aumenta fino all’80%)

Manutenzione ordinaria

Gli interventi di manutenzione ordinaria sono ammessi all’agevolazione solo quando riguardano le parti comuni. La detrazione spetta ad ogni condomino in base alla quota millesimale.
Le parti comuni interessate sono quelle indicate dall’articolo 1117, numeri 1, 2 e 3 del Codice civile.

Tra queste: il suolo su cui sorge l’edificio, le fondazioni, i muri maestri, i tetti e i lastrici solari, le scale, i portoni d’ingresso, i vestiboli, i portici, i cortili, tutte le parti dell’edificio necessarie all’uso comune, i locali per la portineria e per l’alloggio del portiere, gli ascensori, i pozzi, le cisterne, le fognature, eccetera.

Gli stessi interventi, eseguiti sulle proprietà private o sulle loro pertinenze (garage, cantine, soffitte), non danno diritto ad alcuna agevolazione.

Sono esempi di interventi di manutenzione ordinaria: le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici, quelle necessarie a integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti, la sostituzione di pavimenti, infissi e serramenti, la tinteggiatura di pareti, soffitti, infissi interni ed esterni, il rifacimento di intonaci interni, l’impermeabilizzazione di tetti e terrazze, la verniciatura delle porte dei garage.

Se queste opere fanno parte di un intervento più vasto, come la demolizione di tramezzature, la realizzazione di nuove mura divisorie e lo spostamento dei servizi, l’insieme delle stesse è comunque ammesso al beneficio delle detrazioni fiscali.

 

Manutenzione Straordinaria

Sono considerati interventi di manutenzione straordinaria le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici e per realizzare ed integrare i servizi igienico/sanitari e tecnologici, sempre che non vadano a modificare la volumetria complessiva degli edifici e non comportino mutamenti delle destinazioni d’uso.

Rientrano tra gli interventi di manutenzione straordinaria anche quelli consistenti nel frazionamento o accorpamento delle unità immobiliari con esecuzione di opere, anche se comportano la variazione delle superfici delle singole unità immobiliari nonché del carico urbanistico, a condizione che non sia modificata la volumetria complessiva degli edifici e si mantenga l’originaria destinazione d’uso.

Esempi di manutenzione straordinaria:

  • installazione di ascensori e scale di sicurezza
  • realizzazione e miglioramento dei servizi igienici
  • sostituzione di infissi esterni e serramenti o persiane con serrande e con modifica dimateriale o tipologia di infisso
  • rifacimento di scale e rampe
  • interventi finalizzati al risparmio energetico
  • recinzione dell’area privata
  • costruzione di scale interne.

(leggi anche Cila quello che devi sapere)

Altre spese ammesse all’agevolazione

Oltre alle spese necessarie per l’esecuzione dei lavori, ai fini della detrazione è possibile considerare anche:

  • progettazione e le altre prestazioni professionali connesse
  • prestazioni professionali comunque richieste dal tipo di intervento
  • messa in regola degli edifici ai sensi del DM 37/2008 – ex legge 46/90 (impianti elettrici) e delle norme Unicig per gli impianti a metano (legge 1083/71)
  • l’acquisto dei materiali
  • il compenso corrisposto per la relazione di conformità dei lavori alle leggi vigenti
  • le spese per l’effettuazione di perizie e sopralluoghi
  • l’imposta sul valore aggiunto, l’imposta di bollo e i diritti pagati per le concessioni, le autorizzazioni e le denunzie di inizio lavori
  • gli oneri di urbanizzazione
  • gli altri eventuali costi strettamente collegati alla realizzazione degli interventi nonché agli adempimenti stabiliti dal regolamento di attuazione degli interventi agevolati (decreto n. 41 del 18 febbraio 1998).Non possono invece ritenersi comprese tra quelle oggetto della detrazione le spese di trasloco e custodia dei mobili per il periodo necessario all’effettuazione degli interventi di recupero edilizio.

Esempio detrazione fiscale 50% per ristrutturazione edilizia

Condizioni e ipotesi:

  1. intervento di manutenzione straordinaria su un appartamento privato (no ecobonus)
  2. ipotesi che l’appartamento sia intestato a 2 persone
  3. pagamento tramite Bonifico Bancario per ristrutturazione edilizia
  4. una sola impresa esecutrice dei lavori (non è richiesta la Notifica Preliminare)
  5. detrazione pari al 50% delle spese con un massimo della detrazione pari 96.000 € (riferito all’unità immobiliare e per tutti i beneficiari)
  6. le spese vengono pagate TUTTE NELLOSTESSO ANNO 2018

a)  Importo previsto per i lavori di manutenzione: 80.000 €

a.1) IVA sui lavori (aliquota del 10%): 8.000 €

b)  Spese onorario professionista (progettazione, perizie, CILA, ecc..) = 5.000 €

b.1) IVA su onorario professionale (aliquota del 22%) = 1.100 €

Totale spese previste per la ristrutturazione edilizia:

a) + a.1) + b) + b.1) = 80.000 € + 8.000 € + 5.000 € + 1.100 € = 94.100 €

detrazione = 50% delle spese sostenute = 50% di 94.100 € = 47.050 €

detrazione per ciascun beneficiario= 47.050 € / 2 = 23.525 € ciascuno in 10 anni

ogni anno, ciascuno dei 2 beneficiari, detrae delle imposte irpef: 23.525 € / 10 = 2.352,5 €/anno

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    4 commenti. Nuovo commento

    Pietro
    29 Agosto 2019 17:37

    Buonasera, ho acquistato una cucina tramite finanziamento e la rimanenza con bonifico, vorrei sapere se è possibile avere la detrazione fiscale del 50% visto che ho aperto una Cila per lavori di ristrutturazione. Grazie

    Rispondi
    Manuel Maselli
    29 Agosto 2019 18:02

    Buonasera Pietro,

    le confermo che la detrazione per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2019 per l’acquisto di mobili nuovi e grandi elettrodomestici di classe non inferiore alla A+ è ammessa anche se i beni sono stati acquistati con un finanziamento a rate, a condizione che la società che eroga il finanziamento paghi il corrispettivo tramite bonifico bancario o postale.
    Se si pagano i mobili o gli elettrodomestici a rate usufruendo di un finanziamento effettuato direttamente a favore del venditore, è necessario che questo inserisca nelle ricevute di pagamento la richiesta del bonus mobili.
    Per qualsiasi altro dubbio la invito a consultare le Linee Guida per le detrazioni fiscali (aggiornate a luglio 2019) direttamente dal sito dell’Agenzia delle Entrate al seguente link:

    https://www.agenziaentrate.gov.it/wps/file/Nsilib/Nsi/Agenzia/Agenzia+comunica/Prodotti+editoriali/Guide+Fiscali/Agenzia+informa/AI+guide+italiano/Ristrutturazioni+edilizie+it/Guida_Ristrutturazioni_edilizie.pdf

    Cordiali saluti

    Rispondi
    Giampaolo A.
    17 Aprile 2018 13:05

    Salve, devo ristrutturare casa. I lavori consistono nella ritinteggiatura, rifacimento di pavimento, cucina e dei due bagni. Non è previsto l’abbattimento di muri o tramezzi, nè la variazione dell’ampiezza delle stanze.
    Vorrei sapere se, per ottenere le agevolazioni fiscali, devo effettaure una CILA o se, viceversa, è sufficiente la CIL.
    Grazie

    Rispondi
    Fabio Speranza
    17 Aprile 2018 13:08

    Ciao Giampaolo

    Ai fini dell’agevolazione fiscale, gli interventi da lei indicati NON rientrano nella Detrazione Fiscale del 50%.
    L’agevolazione fiscale è prevista per interventi di MANUTENZIONE STRAORDINARIA di un immobile privato, come la sua abitazione, e richiede la presentazione di una CILA ai sensi del Testo Unico per l’Edilizia.

    I lavori da lei indicati invece rientrano nella Manutenzione Ordinaria. Per questo tipo di attività è sufficiente una CIL.

    Pertanto, se pensa che nel suo caso sia conveniente la detrazione fiscale, sarebbe utile pensare di eseguire dei lavori che rientrino nella Manutenzione STRAODINARIA (come ad esempio spostare una porta interna o un tramezzo) e quindi presentare una CILA.

    Buon lavoro!

    Rispondi

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