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Rogito notarile: cos’è e a cosa serve

9 Settembre 2022Davide Gulino
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Sicuramente ne avrete sentito parlare almeno una volta nella vita. Parliamo del rogito notarile. Si tratta di un atto pubblico, notarile, il quale rappresenta in sostanza un contratto con il quale si formalizza un passaggio di proprietà, generalmente della casa. Oltre a ciò, il rogito indica anche il prezzo che l’acquirente ha dovuto pagare per ottenere l’abitazione. Vediamo nel dettaglio di cosa stiamo parlando.

Rogito notarile: cos'è

Rogito notarile: cos’è

Il rogito notarile è un momento essenziale dell’atto di compravendita di un immobile. Difatti, si tratta del documento essenziale con cui si sancisce il passaggio di proprietà di immobile. Si tratta di un atto formale, attraverso il quale il compratore si impegna ad acquistare, dal venditore, un bene immobile, che può essere una casa, un terreno, un negozio e così via. il documento in questione dev’essere stipulato da una figura professionale precisa, appunto il notaio.

Il notaio ha, tra i vari compiti, anche quello di leggere pubblicamente, davanti alle parti interessate, tutto il contratto, eventualmente spiegandone i passaggi più complicati se necessario. Tutta la transazione, il processo di compravendita, è proprio regolato da un notaio, senza il quale sarebbe difatti nullo, privo di ufficialità e formalità.

Compito del notaio non è soltanto quello di stipulare il contratto, ma bensì anche di verificare, attraverso delle indagini precise, eventuali particolarità circa l’immobile in oggetto di compravendita. Di solito, si cercano eventuali ipoteche o situazioni pendenti. Soltanto una volta che il notaio avrà portato a termine tutte le indagini previste, allora si potrà procedere con la stipula. Il notaio è garanzia di legalità, soprattutto per quanto riguarda il compratore.

Attraverso il rogito notarile, il venditore ottiene il diritto di riscuotere la somma in denaro pattuita con il compratore per l’immobile. Da quel momento, può smettere di pagare spese condominiali e tasse correlate. Tutte queste passano, dal momento della stipula, al compratore. 

Il giorno stesso della stipula del rogito, inoltre, il venditore ha l’obbligo, per legge, di consegnare le chiavi dell’immobile al compratore. Quest’ultimo, invece, ha l’obbligo di effettuare per intero il pagamento il giorno stesso della stipula, altrimenti il contratto sarebbe nullo.

Approfondimento: Obblighi del notaio prima della stipula di atto compravendita

Rogito casa

Rogito casa

Ci sono una serie di dati che il rogito della casa deve per forza di cose contenere. Tra questi troviamo: il valore di cessione dell’immobile, cioè quanto dovrà essere speso da parte del compratore verso il venditore, per l’immobile.

Le modalità di pagamento con cui il compratore salderà il prezzo e le spese precise che il notaio avrà sostenuto durante la redazione del documento. Oltre a questo, saranno indicati minuziosamente anche tutti i dati dell’eventuale mediatore. 

Nel caso in cui la casa viene acquistata attraverso un finanziamento, un mutuo, l’atto viene formalizzato subito dopo il contratto di compravendita. In questo modo l’erogazione del finanziamento avviene proprio nel momento in cui l’acquirente diventa proprietario della casa. il contratto di mutuo, quindi, viene ufficializzato prima del contratto notarile di rogito.

Va da sé che, durante la stipula del rogito, sarà presente, in questo caso, anche la banca. Un funzionario presenzierà alla lettura e alla stipula del contratto: questo documento viene preparato di solito dalla banca stessa, con delle clausole precise. 
Il notaio si limita, difatti, a leggere il contratto davanti alle parti interessate e verifica che tutto sia in regola, rispetti le normative vigenti che normano i contratti di mutuo. Al termine della stipula, il contratto è già in essere.

Altro compito del notaio sarà poi quello di trascrivere nei registri pubblici la proprietà e l’ipoteca sulla casa e il mutuatario, è poi tenuto a pagare le rate rispettando gli accordi presi con l’istituto di credito.

Tempo massimo tra compromesso e rogito notarile

Tempo massimo tra compromesso e rogito notarile

Ma quanto tempo passa tra un compromesso ed il rogito? Non è sempre facile rispondere a questa domanda, visto e considerato che dipende da alcuni fattori. Va da sé che non si possa stabilire dapprima una data effettiva tra la proposta di acquisto, il compromesso e il rogito. Si tratta di fasi differenti e i tempi possono variare anche in maniera molto significativa.

Il compromesso è noto anche come contratto preliminare, e non è altro che l’accordo stipulato tra le parti, venditore ed acquirente, quindi, per stabilire le condizioni e le tempistiche della procedura di compravendita. Di solito, al contratto preliminare, l’acquirente versa una caparra: il compromesso è fondamentale perché serve a dare alle parti il tempo di organizzare il materiale per chiudere poi la compravendita dell’immobile.

È durante il compromesso che viene stabilita la scadenza entro cui deve essere poi firmato il contratto di compravendita, quindi il rogito. Si genera un accordo tra le parti: di solito, si cerca di andare incontro all’acquirente che deve avere il tempo di procurarsi la somma di denaro richiesta per l’acquisto del bene immobile. 

Di solito si parla di almeno quattro mesi, ma queste tempistiche possono variare a seconda delle esigenze. Difatti, non ci sono dei tempi massimi da rispettare, può essere stabilito di tutto.

Leggi anche: Contratto preliminare di compravendita immobiliare: quello che devi sapere

Costi rogito notarile

Costi rogito notarile

E quali sono i costi effettivi del rogito notarile? Premettiamo che la figura del notaio viene selezionata, solitamente, dall’acquirente: questo perché nella compravendita di un immobile, l’acquirente stesso è quello che necessita di una tutela maggiore. Pensiamo al fatto che il venditore potrebbe anche aver consegnato dei dati falsi. Il compito del notaio è, in primis, quello di proteggere l’acquirente.

Il costo varia a seconda del professionista, non ci sono costi fissi. Diciamo che si può parlare di costi orientativi, considerando il pagamento separato di costi per il documento di compravendita e di rogito e delle imposte, per una prima casa siamo intorno ai 4000 euro, ma si può arrivare anche cifre più alte in base alle dimensioni dell’immobile, alla tipologia ed all’importo di compravendita.

Sarà lo stesso notaio ad emettere una parcella che dovrà pagare poi per intero il compratore. Ricordiamo, poi, tra le spese a carico dell’acquirente quelle per l’atto di mutuo (eventualmente), spese di cancelleria, oneri di segreteria.

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