Scia: a cosa serve? State pensando di ristrutturare la vostra casa e volete realizzare una finestra in un bagno cieco, aprire o spostare una porta di accesso, realizzare una scala di accesso in mansarda e togliere finalmente quella retrattile?
Tutto questo e molto altro può essere realizzato tramite SCIA, questo titolo abilitativo viene usato al posto della CILA (Comunicazione Inizio Lavori Asseverata, per info sulla CILA dai un’occhiata al post pubblicato in data 11/06/2019) quando l’intervento da realizzare riguarda la struttura portante dell’edificio (muratura portante, travi, pilastri, solai ecc.), attenzione ai tramezzi interni di vecchie abitazioni che potrebbero essere collaboranti con la muratura portante, e quindi va studiato con attenzione l’intervento da realizzare.
Una pratica molto comune assoggettata a SCIA è la CERCHIATURA di una porta o di una finestra (spostamento o nuova apertura di finestre o porte su muratura portante), il progetto non va solo consegnato in comune ma la pratica passa anche al Genio Civile.
Gli interventi realizzabili con SCIA sono definiti da normativa, come quelli rivolti a trasformare gli organismi edilizi mediante un insieme sistematico di opere, che possono portare ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente. Compresi anche quelli consistenti nella DEMOLIZIONE COMPLETA e ricostruzione con stessa volumetria e prospetti, fatte salve le sole innovazioni necessarie per l’adeguamento alla normativa antisismica nonché quelli volti al ripristino di edifici, o parti di essi, eventualmente crollati o demoliti, attraverso la loro ricostruzione, purché sia possibile accertarne la preesistente consistenza.
La normativa di riferimento è il DPR. 380/2001 (Testo Unico dell’edilizia) e il D.lgs. n. 222/2016 (decreto SCIA2), in generale gli interventi che è possibile fare sono:
Nel caso in cui intendiamo variare la categoria funzionale o ci troviamo nel CENTRO STORICO va usato il PDC (Permesso di Costruire) oppure la SCIA IN ALTERNATIVA AL PDC perché c’è variazione di carico urbanistico e quindi andranno pagati gli oneri di urbanizzazione sottraendo quelli già pagati per la destinazione d’uso precedente.