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Sicurezza sul lavoro in cantiere: i principali rischi e come prevenirli

5 Agosto 2021Davide Gulino
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Sicurezza sul lavoro in cantiere significa l’insieme delle misure di prevenzione e protezione al fine di evitare o ridurre al minimo l’esposizione dei lavoratori ai rischi connessi all’attività lavorativa.

L’obiettivo è quello di eliminare o ridurre la possibilità che si manifestino infortuni e malattie professionali per garantire condizioni di buona salute, sicurezza e benessere dei lavoratori.

Sicurezza sul lavoro in cantiere: le norme e i decreti

Sicurezza sul lavoro in cantiere: le norme e i decreti

La  norma principale nel nostro sistema legislativo, in materia di sicurezza sul lavoro, è il D.Lgs.  9 aprile 2008, nr. 81 che ha abrogato la 626/94, la precedente normativa prevista per gli ambienti di lavoro già molto conosciuta, ma anche altre normative specifiche per tipologia di settore (ad esempio il D.Lgs. 494/96 specifico per la sicurezza nei cantieri edili).  Il nuovo decreto ha accorpato tutte le precedenti normative in materia di sicurezza sul lavoro in un unico testo normativo per la sicurezza sul lavoro. 

Il Datore di lavoro, con il supporto del Servizio di Prevenzione e Prevenzione composto dal RSPP, dal Medico Competente e dal Rappresentante dei lavoratori, trova nel decreto 81/08 tutte le regole per individuare e analizzare i rischi della propria azienda e adottare adeguate misure di prevenzione e protezione a tutela dei propri lavoratori.

Quando si parla di “cantiere”, immaginiamo subito un edificio in costruzione con ponteggi, attrezzature di lavoro pericolose, ferri contundenti ecc.  e abbiamo la percezione di un ambiente potenzialmente pericoloso. Non a caso nel decreto 81 si parla di “cantiere temporaneo o mobile” (art. 89 lett.a) a chiarire che questo specifico ambiente di lavoro è in costante evoluzione e di conseguenza presenta continuamente nuovi rischi e pericoli.

Leggi anche: Coordinatore sicurezza cantiere: compiti, ruoli e responsabilità

I rischi in cantiere

I rischi in cantiere

Per rispondere a questa domanda iniziamo a distinguere i rischi per la salute da quelli per la sicurezza.

I rischi per la sicurezza sono quelli di natura infortunistica collegati ad un incidente fisico, un evento dannoso, violento che ha prodotto lesioni constatabili e che produce come effetto inabilità temporanea, invalidità permanente, oppure morte.

I rischi per la sicurezza

In cantiere i principali rischi per la sicurezza sono:

  • cadute dall’alto in qualsiasi attività lavorativa svolta ad altezza superiore ai 2 metri e in assenza di adeguate protezioni;
  • seppellimento durante le operazioni di lavoro all’interno di scavi ristretti e con profondità superiori al metro;
  • ribaltamento e schiacciamento nelle attività di conduzione di macchine movimento terra e simili;
  • lesioni alla testa dovuti a contusioni su oggetti sporgenti in cantiere o per caduta di materiali dall’alto;
  • elettrocuzione e folgorazione dovuto all’utilizzo di apparecchiature elettriche guaste, o per presenza di acqua e mani bagnate o contatto con elementi e cavi in tensione;
  • schiacciamento più o meno gravi in relazione alle dimensioni e peso del carico e alla parte del corpo lesionata (tutto corpo, mani, piedi ecc)
  • proiezioni di materiali e schegge o taglio nell’utilizzo di attrezzature di lavoro. Ad esempio, nell’utilizzo di una smerigliatrice rischio taglio alle mani o di schegge di materiali agli occhi senza adeguate protezioni e adeguata formazione del lavoratore;

I rischi per la salute

I rischi per la salute invece incidono sull’aspetto fisico e biologico dei lavoratori e sono causati dall’esposizione più o meno prolungata ad agenti fisici, biologici, chimici e da problematiche di movimentazione manuali di carichi. Queste tipologie di rischi possono causare ai lavoratori malattie professionali.

La malattia professionale è un evento dannoso alla persona che si manifesta in modo lento, graduale e progressivo, involontario e in occasione del lavoro.

I principali rischi per la salute in cantiere sono:

  • rumore e conseguenti danni all’udito per esposizione a livelli sonori superiori a 80 decibel. Questi rischi sono possibili nell’utilizzo delle proprie attrezzature di lavoro ma anche per presenza di attività di altre aziende presenti in cantiere. Ricordiamo che oltre ad una potenziale malattia professionale, il rumore istantaneo troppo elevato può provocare anche immediata rottura del timpano e quindi recare un immediato infortunio;
  • vibrazioni meccaniche al sistema mano braccio causato dall’uso prolungato di attrezzature elettriche manuali come ad esempio un demolitore, piuttosto  che rischi da vibrazioni meccaniche al corpo intero per utilizzo di macchine operatici e autoveicoli;
  • movimentazione manuale dei carichi, che sono senz’altro i rischi più importanti in cantiere in quanto la tipologia di attività lavorativa incide molto sull’apparato muscolo scheletrico della schiena. Come nel caso del rumore, la movimentazione erronea di un carico eccessivo può causare uno strappo muscolare con conseguente infortunio, mentre una movimentazione di carichi non corretta prolungata nel tempo può comportare danni permanenti al lavoratore come ernie ecc.
  • agenti chimici riguardano l’esposizione a polveri, fibre e altre sostanze prodotte ed emesse durante le attività lavorative. Il lavoratore, senza adeguate protezioni, si espone nell’immediato al rischio di irritazione delle vie respiratorie, schizzi sul viso o negli occhi oppure, nel lungo periodo, a malattie professionali alle vie respiratorie come ad esempio la silicosi causata dalla respirazione prolungata di polveri di silice cristallina prodotte dalle lavorazioni del porfido e affini.

Rischi trasversali o organizzativi

Non di meno importanza, un’ultima famiglia è rappresentata dai cosiddetti rischi “trasversali o organizzativi”, che dipendono dagli aspetti di organizzazione del lavoro. 

L’organizzazione del lavoro all’interno di un cantiere svolge un ruolo fondamentale per la gestione dei rischi interferenziali dovuti alla presenza di altre aziende e permette di gestire l’intensità del lavoro sia dal punto di vista psicologico che fisico; i lavoratori infatti sono esposti anche a rischi da stress lavoro correlati che riguardano l’aspetto emotivo dei lavoratori e possono incidere sulla concentrazione degli stessi nelle attività lavorative in presenza di rischi per la sicurezza.

Sicurezza sul lavoro in cantiere: gestione dei rischi

Sicurezza sul lavoro in cantiere: gestione dei rischi

Per gestire i rischi sopra indicati e raggiungere adeguati livelli di prevenzione e protezione sono necessarie molteplici azioni messe in atto dal Datore di lavoro ma anche dagli stessi lavoratori che devono contribuire nell’utilizzo degli strumenti messi a disposizione per la loro sicurezza.

Il datore di lavoro dovrà individuare i rischi aziendali attraverso la valutazione dei rischi DVR, cui dovrà essere aggiunta una ulteriore valutazione specifica per ogni cantiere attraverso il POS – piano operativo di sicurezza. Ricordiamo che il piano operativo di sicurezza del cantiere è il documento scritto dal datore di lavoro dell’impresa esecutrice che illustra al lavoratore tutte le indicazioni operative per lavorare in sicurezza.

Il datore di lavoro dovrà inoltre individuare e pianificare i corsi di formazione specifici previsti per i lavoratori e preposti per il cantiere.

Tutti i lavoratori di aziende che operano nei cantieri che hanno codici ateco dell’edilizia sono soggetti alla formazione di sicurezza sul lavoro per la classe di Alto Rischio, come previsto dall’accordo stato Regioni del 21 dicembre 2011.

Leggi anche: Sicurezza nei cantieri: i dispositivi per la protezione dei lavoratori

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