Che cos’è un accatastamento a Roma? Sicuramente molte persone si sono poste questa domanda. Molte delle quali ha dovuto affidarsi ad un tecnico di fiducia (Ad esempio un Geometra, un architetto o un ingegnere) per risolvere il problema o semplicemente per variare una planimetria catastale non aggiornata al Catasto di Roma.
Il catasto edilizio urbano è costituito dall’insieme di documenti, mappe e atti, che descrivono i beni immobili (indicando luoghi e confini), nome dei possessori, rendite. Con le rendite si calcolano tasse e imposte.
Partendo dal termine “Catasto” possiamo intanto affermare che esistono varie opinioni sulle sue origini, ma quella più accreditata è del “Censimento di tutti i beni esistenti in un territorio”.
Sin dai tempi più antichi, i beni immobili sono stati considerati i beni più importanti ai fini dell’applicazione delle imposte, principalmente perché facilmente accatastabili.
Si è partiti con l’applicazione delle imposte prima sulla consistenza, poi sul reddito, per arrivare ai giorni nostri, sulla rendita catastale, valore monetario ottenuto sulla base della consistenza, destinazione e qualità.
Quindi lo scopo principale di accatastare un immobile è prettamente fiscale.
È necessario l’accatastamento per la variazione catastale a Roma in caso di una ristrutturazione che apporta una modifiche interne o anche esterne (modifiche di facciata, creazione di un balcone, ecc.) nell’appartamento.
accatastamento per variare la pianta al catasto
Talvolta può succedere che l’appartamento prima di un rogito non è stato ancora aggiornato in pianta catastale, e quando il venditore si accorge delle difformità tra il catastale e lo stato di fatto diviene necessaria una sanatoria edilizia.
Non sempre le modifiche interne possono comportare una modifica del classamento e della rendita catastale. Può capitare in genere che le variazioni catastali incidano solamente su determinate modifiche minori, come lo spostamento di una parete o l’apertura di un vano porta.
L’accatastamento per variazione catastale è uno dei principali elaborati utili nella richiesta di un certificato di agibilità.
Inizialmente la pratica per l’accatastamento di un immobile a Roma era possibile solamente mediante il disegno a mano della piantina catastale con il successivo deposto con l’opportuna documentazione al catasto.
Con il tempo è stato introdotto un programma per facilitare la compilazione e la registrazione degli accatastamenti a Roma in linea con le regole e le circolari dell’Agenzia del Territorio. Tale programma è stato nominato “Docfa”
L’acronimo DOCFA non è altro che l’abbreviazione di DOcumento Catasto FAbbricati. Sono passati ben venti anni da quando uscì la prima versione DOCFA 1.0 trasmessa agli uffici in data 12 novembre 1996.
L’Agenzia del Territorio ha fatto da allora passi da gigante, creando una banca dati censuaria fabbricati informatizzata ad oggi molto attendibile.
Il programma Docfa è stato realizzato per conto del Ministero dell’Economia e delle Finanze italiano che ne detiene l’esclusiva proprietà. È fornito ad uso gratuito ai tecnici al fine compilare le domande di accatastamento e delle Denunce di Variazione catastale.
Il programma può essere scaricato dal sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate.
Una volta predisposto l’accatastamento per aggiornamento della planimetria catastale dovrà essere inviato solamente in modalità telematica all’Agenzia delle Entrate.
Una volta predisposto l’accatastamento i tempi di registrazione della variazione catastale sono solitamente rapidi: gli uffici del Catasto dopo aver ricevuto il file dopo alcuni giorni lavorativi e rilasciano la ricevuta di effettuata registrazione del accatastamento richiesto.
Il costo da versare al catasto per la variazione di una planimetria catastale a Roma sono 50 euro, il costo varia in base al numero di planimetrie che devono essere registrate attraverso la procedura di accatastamento.
Al fine di evitare sanzioni da parte dell’Agenzia delle Entrate una volta ultimati i lavori di ristrutturazione edilizia va presentato l’accatastamento per la variazione catastale entro 30 giorni dal fine lavori.